Comunicato stampa

Sabato 7 novembre presso la Scuola Madre Mazzarello in via Cumiana 2 a Torino si terrà alle ore 18 la messa in scena a porte aperte di In fondo agli occhi, testo originale della Compagnia Berardi-Casolari (lo straordinario spettacolo di cui, in versione originale, potete leggere la nostra recensione in occasione della messa in scena al Teatro dell’Orologio di Roma).

La messa in scena è il risultato del progetto ACT – Accessible Theatre, realizzato da Fondazione LIA con la collaborazione di Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa e grazie al sostegno di Fondazione CRT – Cassa di Risparmio di Torino. Laboratorio professionale di lettura accessibile per il teatro e di tecniche attoriali rivolto ad aspiranti attori con disabilità visive, ACT ha come obiettivo la formazione di non vedenti e ipovedenti sull’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie e dei formati oggi disponibili per la lettura grazie all’esperienza acquisita da LIA sull’accessibilità dei prodotti editoriali digitali. Fondazione LIA si occupa di rendere accessibili contenuti editoriali digitali alle persone non vedenti e ipovedenti e ha un catalogo di più di 10.000 e-book accessibili realizzati grazie alla collaborazione di più di 65 editori.

Lettura, Teatro e Disabilità visiva
«Leggere è un diritto senza distinzioni» e «tutti hanno il diritto di farlo per sapere, crescere ed evolvere»

In fondo agli occhi è una messa in scena a porte aperte realizzata nell’ambito del progetto ACT – Accessible Theatre ideato da Fondazione LIA con la collaborazione di Fondazione TPE e il sostegno di Fondazione CRT. La direzione artistica è affiata alla Compagnia Berardi-Casolari a partire da un testo originale di Berardi-Casolari
In fondo agli occhi, che affronta la tematica della cecità come metafora di una condizione che ammorba il Paese e come malattia reale. Durante la performance le persone non vedenti e ipovedenti che hanno partecipato ai laboratori e gli allievi attori vedenti sperimenteranno, giocheranno al teatro, realizzando una micro storia
di umanità e poesia.
L’evento fiale del laboratorio offrirà la possibilità al pubblico di sbirciare nell’intimità del lavoro teatrale per vedere il processo che conduce a uno spettacolo vero e proprio. Una breve performance nella quale, attraverso alcune tecniche di lavoro sull’attore, si indagherà il rapporto dell’attore con la scena, con gli altri attori, con
lo spazio, la costruzione dell’immagine, l’ideazione, la realizzazione e la scrittura di un testo utile alla messinscena. Data la cecità di Gianfranco Berardi, lui e Gabriella Casolari si occupano dell’argomento nella vita e nella scena.

Del suo incontro con LIA l’attore non vedente Gianfranco Berardi ha detto: «Per un attore leggere rappresenta un’attività fondamentale per la propria formazione e per la propria professione. L’incontro con LIA e con le nuove tecnologie mi ha aperto la possibilità di leggere quello che leggono tutti, con gli stessi tempi e le stesse modalità».
La messa in scena è il risultato del progetto, che si è articolato in tre laboratori, il primo fializzato alla formazione sulla lettura digitale accessibile (a cura di Fondazione LIA e di Alessio Lenzi), il secondo dedicato ai meccanismi di improvvisazione (a cura di Alberto Valente) e il terzo con l’obiettivo di mettere in scena un testo teatrale (a cura di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari).

Scuola Madre Mazzarello
via Cumiana 2, Torino
sabato 7 novembre, ore 18
ingresso gratuito

In fondo agli occhi
direzione artistica di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
(Compagnia Berardi-Casolari)