Sessant’anni e non sentirli

Teatro-sistina-romaHa debuttato il 13 febbraio al Teatro Sistina di Roma Sette spose per sette fratelli, il nuovo musical firmato da Massimo Romeo Piparo con Roberta Lanfranchi e Flavio Montrucchio. La storia dei sette boscaioli in cerca di moglie rivive sul palcoscenico con un’orchestra rigorosamente dal vivo.

Nevica in via Sistina mentre una diligenza con tutti i protagonisti principali di Sette Spose per Sette Fratelli avanza fino all’ingresso del teatro. Ovviamente la neve è solo un artificio per far entrare nel vivo dello spettacolo la folla che attende i protagonisti, con addosso già i costumi di scena curati alla perfezione da Cecilia Betona. Flavio Montrucchio e Roberta Lanfranchi sono da subito entrati nella parte per restituire al pubblico le emozioni e i sorrisi di una delle commedie musicali cult del cinema americano: Sette Spose per Sette Fratelli appunto, il film di Stanley Donen prodotto dalla MGM che proprio quest’anno compie sessant’anni. Era infatti il 1954 quando sul grande schermo irruppero i sette fratelli boscaioli pronti a tutto pur di trovare moglie.

Donen, dopo il successo ottenuto con Cantando sotto la pioggia, fa centro un’altra volta con questa storia dal soggetto semplice, ma ricca di buoni sentimenti, che venne poi rappresentata in vari teatri del mondo. Scenografie da favola e balli di gruppo caratterizzano infatti l’opera che vinse l’Oscar nel 1955 per la miglior colonna sonora con le musiche di Adolph Deutsch e Saul Chaplin, ottenendo quattro nominations per il miglior film, la migliore sceneggiatura, la migliore fotografia e il miglior montaggio.
Il tutto rivive al teatro Sistina grazie all’eccellente allestimento e alla minuziosa regia di Massimo Romeo Piparo, che ha affidato il ruolo di Milly a Roberta Lanfranchi e quello di Adamo Pontipee a Flavio Montrucchio. La Lanfranchi, a differenza di Jane Powell, non ha i capelli biondi come nel film, ma il castano scuro è sicuramente più adatto ai suoi colori, Montrucchio invece ha il giusto fisico, proprio come Howard Kell, per interpretare il maggiore dei fratelli, taglialegna, che quando scende al villaggio per far provviste, vuole
ad ogni costo tornare sulle montagne dell’Oregon, dove vive con gli altri sei fratelli, maritato.
Il caso vuole che per difenderla da una rissa incontri la giovane e bella Milly, nell’osteria dove la donna lavora come cameriera. Il tempo di uno sguardo e i due convolano a nozze. Milly, che non sa dell’esistenza dei fratelli di Adamo, quando giunge nella baita del marito si rende conto che il suo compito deve essere moltiplicato per sette.
Non sarà facile far rigare dritto i fratelli Pontipee, ma Milly riuscirà a impartire loro l’arte del corteggiamento, correggendo le cattive abitudini finora adottate dai giovani boscaioli.
Sono due gli scenari in cui il nutrito cast, composto da 25 cantanti-ballerini-acrobati, si muove: il villaggio, dove ben posizionata campeggia una straordinaria orchestra con sette elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, e la casa in cui vivono i sette fratelli insieme a Milly, che in base alle esigenze di scena, viene accorpata e divisa, mostrando le varie angolazioni. Sullo sfondo vari teli riproducono il paesaggio montano che cambia in base alle stagioni e alcuni filmati rendono l’idea di movimento quando c’è il passaggio dalla baita al villaggio, stile far west. Qualche errore tecnico ogni tanto ha disturbato la messa in scena, ma tutto è andato avanti con armonia. Seguire lo spettacolo è come rivedere il film. I tanti particolari ricostruiti all’interno dell’abitazione hanno reso benissimo l’idea del luogo in cui si svolgono molte delle azioni sempre dinamiche, grazie anche a una scala che permette di seguire sui due piani gli spostamenti dei protagonisti sempre in parte. La voce della Lanfranchi è incantevole, qualche assolo presente nel film a teatro non c’è, ma in compenso in questa versione teatrale ci sono quattro inediti. Al resto ci pensa l’impostata voce baritonale di Montrucchio, che musical dopo musical dimostra sempre più talento.
Le coreografie di Roberto Croce regalano momenti di puro spettacolo, essendo i balli uno dei punti di forza di Sette Spose per Sette Fratelli, e permettono di evidenziare le diverse anime dei personaggi – ballerini -; dei sei fratelli, infatti, pur avendo tutti un fisico scolpito, spiccano Beniamino, il più alto, interpretato da Giuseppe Verzicco e il più piccolo, anche di statura, Gedeone (Alessandro Lanzillotti) che sprizza energia e simpatia tra un salto e una capriola.
“Il Sistina è tornato” come ben si legge sul cartellone della stagione teatrale 2013/2014 e questa divertente storia, che per alcuni versi ricorda sia Biancaneve e i sette nani che Il ratto delle sabine, ne è una prova. A Roma sarà in scena fino al 16 marzo e in tournée in diverse città italiane fino al 18 maggio 2014, per riprendere il Tour dal prossimo ottobre e giungere a Milano per le feste di Natale, mentre in televisione verrà riproposta e seguita come fosse la prima volta.

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Foto di Alessio Neroni

Lo spettacolo continua:
Teatro Sistina
via Sistina, 129 – Roma
fino a domenica 16 marzo
orari: da martedì a sabato ore 21.00, sabato e domenica ore 17.00
(durata 2 ore e mezza circa intervallo escluso)

Tratto dall’omonimo Film della MGM di Steven Vincent Benet
Peep Arrow Entertainment e Il Sistina presentano
Sette spose per sette fratelli
di L. Kasha, D. S. Landay
regia Massimo Romeo Piparo
con Roberta Lanfranchi, Flavio Montrucchio, Giovanni Abbracciavento, Giuseppe Verzicco, Andrea Spata, Alessandro Lanzillotti, Azzurra Adinolfi, Alessandra Calamassi
musiche Gene De Paul
liriche Johnny Mercer
direzione musicale Emanuele Friello
scene Teresa Caruso
costumi Cecilia Betona
luci Umile Vainieri
suono Luca Finotti
coreografie Roberto Croce