Al Teatro Guanella le storie d’amore più belle sono quelle in cui uno dei due muore sul colpo.

Sì, l’amore sì! No, l’amore no! Quanto si è scritto, dipinto, suonato, scherzato, cantato, pianto e recitato su questo argomento. E chi meglio di una coppia, una coppia vera, può esprimere pensieri e riflessioni riguardo la forza che muove il mondo?

La nuova produzione di Elvira Frosini e Daniele Timpano nasce da una collaborazione tra due diversi modi di fare teatro, ideata appositamente per una “performance site specific”, ossia un evento pensato e inserito in un contesto particolare. Da un lato il teatro fisico di Elvira Frosini, dall’altro quello di parola di Daniele Timpano, al quale appartengono i testi – come il racconto dell’uomo e della donna che si incontrano e si mangiano. Lo spettacolo è stato rappresentato per la prima volta al Cantiere internazionale di Teatro d’Arte a Sermoneta (Latina) nell’agosto 2008 e da allora, con qualche modifica, ospitato in luoghi meno specifici, quali appunto il palcoscenico del Teatro Guanella. Probabilmente, così facendo la rappresentazione perde un po’ del suo fascino, dovuto a uno spazio totalmente vuoto, nel quale si aggirano solo i due attori, una bambola gonfiabile e un piccolo dinosauro al guinzaglio. Per fare un esempio, tutto il gioco di ombre contro il fondale che apre lo spettacolo è costruito apposta per il site specific: un loggiato medievale con archi dai quali apparivano le mani e i piedi dei due interpreti.

I temi trattati sono importanti, ma sviscerati in brevi siparietti che sollecitano la mente dello spettatore, per poi lasciarlo riflettere in libertà su misoginia, pornografia, mammismo e romanticismo – accompagnati dalle note di Little Tony o Faccetta nera.

Lo spettatore si vede coinvolto in prima persona quando Elvira Frosini scende in platea e pone domande direttamente al pubblico: «L’uomo è cacciatore? La donna è una madonna? La mamma è sempre la mamma? Ma lei, signore, ha mai tradito sua moglie? Lei, signorina, ha mai fatto l’amore per soldi?». E lo spettatore sta al gioco, non si sente aggredito o imbarazzato, al contrario, è contento di vedersi investito di un proprio ruolo: può dire ciò che pensa e partecipare attivamente allo spettacolo.

Un esperimento nel complesso riuscito, stimolante e fuori dalle righe.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Guanella
via Duprè 19 – Milano

Sì l’ammore no
di e con Elvira Frosini e Daniele Timpano
disegno luci Dario Aggioli
registrazioni audio Marco Fumarola, Dario Aggioli, Lorenzo Letizia
foto di scena Jacopo Quaranta, Ulisse & Cannone
produzione Kataklisma, amnesiA vivacE, Consorzio Ubusettete
in collaborazione con Artivive Festival, Centro di documentazione Teatro Civile, Armunia