In tempo di crisi, la scommessa è rilanciare

Al debutto il Sienafestival, la nuova kermesse di prosa, musica, fotografia, cinema e danza – perché Siena non è solamente palio e panforte.

Il viaggio è stato, quest’anno, il tema conduttore del Maggio Musicale Fiorentino, e il viaggio sarà il fil rouge che condurrà lo spettatore di Sienafestival tra espressioni artistiche diverse e proposte italiane e straniere.

In prima nazionale (il 28 settembre al Teatro dei Rozzi) debutterà, non a caso, Il principe Amleto – rilettura personalissima dell’opera shakespeariana firmata da Danio Manfredini, maestro del viaggio nel dolore, istrione del registro vocale. Incuriosisce pensarlo interprete della figura di Amleto – che fu alter-ego anche di un altro (probabilmente il sommo) maestro della voce e del teatro quale forma artistica “criminale”, Carmelo Bene.

Dal testo elisabettiano ai classici par eccellenza il passo è breve: Ad bestias di Plauto (nella rilettura scenica di Francesco Pennacchia, il 7 ottobre) e Tre Atti unici da Anton Čechov, per la regia di Roberto Rustione (11 e 12 ottobre), saranno ospitati dal Festival, rispettivamente, al Supercinema di Monteroni d’Arbia e alla Sala Lia Lapini di Siena.

Sacro e profano, tragico e comico si coniugano sempre nell’odissea del viaggiatore. Ecco allora la stralunata, surreale impresa di un piccolo grande uomo che combatte contro i mulini a vento di un Paese allo sbando: Paolo Rossi – in puro stile anni 70 – presenta in forma di prova aperta, con tanto di dibattito e happening, L’amore è un cane blu. La conquista dell’est (12 ottobre al Teatro dei Rinnovati).

Dopo averlo visto a San Miniato – dove ha presentato il suo nuovo libro, Storia cadaverica d’Italia – sarà un piacere lasciarsi travolgere dalla verve iconoclastica di Daniele Timpano, autore e interprete di Aldo Morto (il 10 ottobre, sempre alla Sala Lia Lapini).

Dalla prosa alla danza il viaggio può farsi transoceanico: la compagnia di Singapore, Odyssey Dance Theatre, sarà presente il 1° ottobre presso l’Aula Magna Rettorato, per presentare Hi Heaven!, mentre il 2 (al Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga), sarà in scena con Hi Heaven! The Art of Faking.

Il paesaggio artistico si immortala nello scatto fotografico e diventa tematica di fondo nella mostra Franco Fortini. Racconti dalla Cina – a cura di Daniela Neri e Stefano Jacoviello (dal 25 settembre, nel Cortile del Rettorato); mentre assurge a tema dominante in Travelogue – Cinema di viaggio, un’iniziativa a cura di Massimiliano Coviello e Francesco Zucconi, che presentano al Cinema Nuovo Pendola titoli quali Cave of Forgotten Dreams di Werner Herzog (4 ottobre) e L’Estate di Kikujiro, di Takeshi Kitano (l’11), oltre all’incontro con Andrea Minuz, autore del libro Viaggio al termine dell’Italia. Fellini politico.

Last but not least, il mezzo espressivo che non conosce frontiere né ha bisogno di traduzioni: la musica. Protagonista dell’evento inaugurale, con Figaro il barbiere di Elio (il 23 settembre al Teatro dei Rinnovati), sorvolerà pindaricamente i cieli senesi con la proposta barocca di Simone Vallerotonda, Anche il bello deve morire! (29 settembre), che promette un viaggio nel tempo e nello spazio – tra Sei e Settecento, dal Vecchio al Nuovo Mondo. Mentre l’Estremo Oriente sarà raccontato in musica da Musa Indiana (2 ottobre), concerto per clavicembalo e strumenti tradizionali.

Infine, due chicche imperdibili: la riproposizione al clavicembalo – strumento per il quale furono scritte da Bach – delle celeberrime Variazioni Goldberg, eseguite da Frédérick Haas (il 6 ottobre al Teatro dei Rozzi); e la libera interpretazione dell’arpista e liutista austriaca, Christina Pluhar, e della voce di Vincenzo Capezzone, della ritualità della taranta unita alla forma barocca.

Un autunno multicolore per le magiche colline senesi: la prima edizione di un festival che promette di diventare un appuntamento fisso.

Sienafestival
Teatro, musica, fotografia, cinema, danza
Prima edizione
da sabato 22 settembre a domenica 14 ottobre
varie location, Siena