Olé!

Sul palco della Sala Petrassi all’ Auditorium Parco della Musica, in occasione del Festival di Danza Spagnola e Flamenco, che ospiterà ancora grandi artisti spagnoli fino al 16 gennaio, il 9 gennaio è andato in scena Sin Renuncia, un grande spettacolo firmato Rafael, Adela e Juan Campallo.

Rafael Campallo, classe 1974, è un punto di riferimento per la danza spagnola.
Ballerino fin da bambino, nato in una famiglia sivigliana in cui il flamenco è di casa, Rafael iniziò ad avere le prime esperienze professionali a soli undici anni con maestri come José Galván e Manolo Marín, per poi girare il mondo (in particolare con la compagnia di Mario Maya, altro grande nome del flamenco), partecipare ai festival più prestigiosi (Festival di Mont de Marsan, Festival internazionale di flamenco di Albuquerque, Festival di Düsseldorf, Biennale di Siviglia, Festival di Jerez…) e collaborare con grandi nomi tra cui José María Sánchez, Rafaella Carrasco, Miguel Ángel Berna, Úrsula López, Andrés Marín y El Torombo, Juana Amaya.

Ma le sue collaborazioni vincenti sono quelle con la sorella Adela Campallo, ideatrice dello spettacolo Sin Renuncia, e il fratello Juan Campallo, chitarrista. Il flamenco, soprattutto in Andalucía, oltre ad essere una filosofia di vita, è anche un’arte che viene nutrita e sorretta da grandi famiglie nel corso degli anni, ognuna con delle proprie caratteristiche più o meno specifiche. Il tutto porta a un marchio di fabbrica che si trasmette di generazione in generazione, come qualcosa di sacro e intoccabile.

Nello spettacolo-concerto in scena all’Auditorium Parco della Musica lo scorso martedì 9 gennaio, tutto è al servizio di Rafael, che si muove sul palco con la sua caratteristica naturalezza, e con la saggezza di chi sente il ritmo nella pelle e nel sangue. Musicisti (due chitarre, percussioni) e cantaores modellano il proprio linguaggio e le proprie scelte musicali su Rafael, intessendo un vestito sulle sue coreografie, dandogli spazio senza mai sopraffare. È il suo corpo danzante a essere protagonista assoluto, come possiamo notare fin dai primi minuti, nei quali assistiamo a un elegante contrappunto tra il taconeo (termine con il quale si intende il caratteristico movimento ritmico dei piedi che risuonano sul terreno grazie al tacco dell’apposita scarpa) e il rasgueado (tecnica distintiva della chitarra flamenca).

Grande generosità, dunque, da parte dei suoi collaboratori, in primo luogo del percussionista Paco Vega, che, come un’ombra, dialoga ritmicamente con Rafael, in uno scambio reciproco emozionante. Le voci dei due cantaorespalmeros Miguel Soto el Londro e Jésus Corbacho sono pulite, calde e avvolgenti (forse più accademiche che coerenti con l’ impetuosità del canto gitano e sivigliano); i due chitarristi Juan Campallo, David Vargas hanno linguaggi e personalità diverse, ma dialogano in pezzi virtuosistici.

Il Baile di Rafael Campallo si divide principalmente in tre atti, che riassumono in poco tempo tutta l’arte flamenca e della danza spagnola. Se riflettiamo sul titolo dello spettacolo, Sin Renuncia (senza rinuncia) ci rendiamo conto che l’obiettivo di Rafael è proprio quello di non rinunciare a nulla, di non rinunciare dunque a quello che era il flamenco nel passato, a quello che è il flamenco nel presente e a quello che sarà nel futuro, in una miscela tra radici e modernità, tra elementi di purezza e avanguardia. Una perla rara, uno spettacolo perfetto, un’eccezione in un’Italia dove è difficile assistere a concerti e recital di tale livello.

Degna di nota, dunque, l’intenzione di organizzare questo Festival di Danza Spagnola e di Flamenco, che ha ospitato nomi validi come Patricia Guerrero, Jaime Pablo Díaz e Carlo Rodríguez della Compagnia Nova Galega Danza e ancora, lunedì 15 e martedì 16, due grandi ospiti come Alfonso Aroca con il concerto pianistico Orilla del Mundo e Manuel Liñán.

Lo spettacolo è andato in scena all’interno del Festival di Danza Spagnola e Flamenco
Auditorium Parco della Musica
Martedì 9 gennaio 2018
Ore 21.00

Sin Renuncia
coreografia e baile Rafael Campallo
titolo e struttura dello spettacolo Mercedes de Córdoba
collaboratori nell’idea e nella creazione Adela Campallo e Mercedes de Córdoba
musica Juan Campallo
cante Miguel Soto el Londro, Jésus Corbacho
chitarre Juan Campallo, David Vargas
percussioni Paco Vega
tecnico del suono e luci Gaspar Leal Barker
fotografia Beatrix Molnar