Tutto su mio figlio

teatro-lo-spazio-romaAl teatro Lo Spazio di Roma fino al 9 febbraio è in scena Sissy Boy – La conferenza del sig. S. B., uno spettacolo ispirato alla storia vera di Kirk Andrew Murphy, che Galliano Mariani racconta attraverso una tragicomica conferenza.

Un inserto video in cui appare una signora sotto il casco della parrucchiera (impersonata da Galliano Mariani, unico protagonista dello spettacolo), che legge una rivista con la trama de Il segno del comando, ci introduce al 1971, anno in cui parte il racconto.
La scena, in cui si muove Galliano Mariani per raccontare quella che può essere la storia di tanti e non solo quella di Kirk Andrew Murphy, alla quale il testo si ispira, è essenziale nella sua complessità. Alcuni cubi bianchi occupano così il palcoscenico del piccolo teatro Lo Spazio, e altri due cubi, posti ai piedi della contenuta platea, sono racchiusi in una cornice cubica perimetrale, offrendo la giusta idea bidimensionale che si vuole dare della mente del protagonista: Il signor S. B., Sergio Bello, ma anche Sissy Boy.
Il termine Sissy Boy sta ad indicare, con una connotazione negativa, un bambino o ragazzo che si pone in contrasto alle tradizionali regole di condotta del sesso di appartenenza e Sergio rappresenta proprio uno di questi bambini.
Nonostante sia un uomo adulto, Sergio è continuamente assalito da alcuni traumatici momenti vissuti da bambino, che lo riportano in quella gabbia, magnificamente allestita, che rappresenta lo studio del dottor G. a Bologna: uno psicologo volto a correggere i comportamenti effeminati nei bambini maschi prevenendo la loro eventuale omosessualità. Sergio, secondogenito di tre fratelli, ha infatti sempre preferito giocare con la sorellina Lauretta e le sue bambole, piuttosto che con i soldatini e le pistole di Carlo, il fratello maggiore che per questo lo definiva un “maschio-femmina”.
Sergio, oltre che per le Barbie, aveva un debole per un’altra bambola: Maga Maghella, personaggio portato al successo da Raffaella Carrà durante Canzonissima del 1971. Indossare l’abito della famosa Maga televisiva ed esibirsi durante le feste in famiglia è sempre stato un suo sogno, che ha realizzato quando sua sorella un bel giorno ha scartato proprio quel regalo tanto desiderato.
L’angoscia della madre di vedere suo figlio così “diverso” ha traumatizzato tutta l’esistenza di Sergio, cresciuto senza poter mai esprimere i propri bisogni, come una talpa che, cieca, scava gallerie sotto il terreno per non osservare quel mondo per il quale è invisibile.

Sissy Boy – La conferenza del sig. S. B. emoziona così l’intero pubblico catapultandolo interamente in quella storia, affine a tanti fatti di cronaca che, purtroppo, si leggono troppo spesso.
Mariani ha un effetto calamita, rapisce sguardi come Maga Maghella faceva con i telespettatori stregati dalla sua mirabolante bacchetta magica. Diverte, ma con l’amaro in bocca, per tutta la durata del monologo ben scritto da Franca De Angelis, e soprattutto fa riflettere. Tanto. Può la mente di un bambino essere manipolata a tal punto da renderlo un uomo impaurito di se stesso?
Questo è solo uno dei tanti interrogativi che lo spettacolo pone per sensibilizzare chi vuole soffocare i propri desideri di uomo, che non è libero di esprimersi, di amare e soprattutto non è libero di vivere.
Cosa c’è di più bello di un gioco innocente, di una poesia che si libera spontanea, di un bacio rubato a un compagno di classe?

Sissy Boy – La conferenza del sig. S. B., in scena fino al 9 febbraio, vuole essere un grido disperato per allontanare ogni tipo di pregiudizio e non far sentire il nostro prossimo un ibrido, perché Sergio è uno di noi.

Lo spettacolo continua:
Teatro Lo Spazio
via Locri 42/44 – Roma
fino a domenica 9 febbraio
orari: da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 17.00
(durata 1 ora e mezza circa senza intervallo)

Il Carro dell’Orsa presenta
Sissy Boy – La conferenza del sig. S. B.
di Franca De Angelis
regia Anna Cianca
con Galliano Mariani
scene Claudio Lopez
assistente alle scene Chiara Ramarini
aiuto regia Claudia Di Paolo
inserti video Leonardo Ottaviani
elaborazione audio Sabrina Quartullo
assistente regia Alessia Filiberti
organizzazione Rossella Compatangelo