Incontriamo Caterina Gramaglia e Rosa Morelli allo Studio Uno in occasione di Cabala, primo step della Trilogia della Memoria che, dal 4 al 7 febbraio, proseguirà con l’inedita fusione di The White Room e Le lacrime di Giulietta in un unico spettacolo.
Se «un’indagine obiettiva della psiche è impossibile», lo è nella misura in cui «non ci si sforza di mettere rigorosamente in atto il principio fenomenologico» citando Jung, autore particolamente amato dalla Gramaglia. Ed è proprio una fenomenologia della Memoria, una drammaturgia volta a rappresentare nella concretezza di un allestimento l’essenza di stati fondamentali della coscienza, che sembra annunciarsi in questa Trilogia, allo Studio Uno di Torpignattara dal 28 gennaio al 7 febbraio.
Declinando in una dimensione più ampia quanto The White Room sussumeva nella dimensione dell’interiorità più intima, la Gramaglia e la Morelli ci raccontano come il progetto nasca da quella che si presenta come una limpida, pur profondissima e di complessa concettualizzazione, intuzione: utilizzare l’unico strumento a disposizione, l’arte, per dar forma e visione a ciò che, con lacerante paradossalità, è per il nostro io cosciente costitutivamente sfuggente e condizionante. Ovvero la Memoria intesa come questione privata e collettiva, Storia in cui dimora l’umanità di ogni individuo.
Sarà l’occasione per conoscere e (com)partecipare in fieri a un metodo di lavoro capace di assimilare all’intenzione artistica portati culturali di altissimo livello e di farlo con infinita naturalezza, applicato nel caso specifico per destrutturare un momento empirico attraverso l’esoterismo della Cabala e le metafisiche delle Sephirot, «l’evento storico che ha riscritto la storia della comunità ebraica romana: 16 ottobre 1943, data del rastrellamento del ghetto».
Letteralmente in scena, ad accompagnare Caterina Gramaglia, saranno le musiche dal vivo del polistrumentista Edù Nofri e i video di Carolina Ielardi, per un’esperienza, personalmente di estremo fascino e interesse, con cui provare a costituire un Dialogo Critico all’insegna di una dialettica attiva e costruttiva.
Daniele Rizzo
Teatro Studio Uno
via Carlo della Rocca 6, Roma
dal 28 gennaio al 31 gennaio
ore 21:00, domenica 18:00Cabala
l’inizio, il principio, la vibrazione, la ricevuta
progetto di Caterina Kokoro Gramaglia e Rosa Asor Morelli
con Caterina Gramaglia e Edù Nofri
video Carolina Ielardi
fonica/luci Martin Emanuel Palma
con la collaborazione Sycamore T Company
residenza 2015-2016 Teatro Studio Uno
progetto di critica residente in collaborazione con Persinsala Teatro
terzo capitolo della Trilogia della Memoria (The White Room – Le lacrime di Giulietta – Cabala)
prima assoluta