Al Pim Spazio Scenico si conclude la stagione di danza contemporanea incentrata sul tema dello spazio necessario.


Csilla Nagy – ballerina ungherese – apre la serata con Sitting on the fence, un pezzo ideato nel 2008 e che ha vinto il premio del pubblico e il secondo premio per la coreaografia all’International Solo-Dance-Theatre Festival di Stoccarda. Nagy mixa con tocco autoironico un flusso di gesti minimi – tipo voler afferrare qualcosa di immaginario oppure una mano che sgrida l’altra perché trema – con quello delle parole – un monologo in inglese che coinvolge lo spettatore per la sua freschezza e la piacevole sensazione dicotomica che tutto sia improvvisato ma “appositamente” per questa specifica serata e situazione. Del resto Nagy si sta facendo conoscere e apprezzare proprio per una serie di performance che corrono sul filo del site-specific, il che spiega perché a ogni spettacolo l’attrice-danzatrice sia in grado di proporre una performance unica e nuova, adattandola alla situazione e al luogo nei quali si trova a lavorare.

Il secondo spettacolo – perfettamente aderente al tema scelto dal PiM Spazio Scenico per questa rassegna di danza, ossia lo spazio necessario – è firmato da Espz, che fin dal nome – non a caso sono le consonanti che formano la parola spazio – si propone come gruppo con una visione coreografica che cerca di indagare le relazioni tra il danzatore e lo spazio che lo circonda. Flipside, in particolare, è una performance che mostra il “lato b” di Milano – proprio perché il termine significa in senso letterale il retro di un disco e, in quello figurato, il lato oscuro o meno evidente della realtà che ci circonda. Su una base mixata con suoni originali, registrati nella nostra città, lo spazio risulta sfaccettato come la nostra quotidianità, e le prospettive del reale si moltiplicano come le nostre vite – che si incrociano per un attimo e poi riprendono nel loro moto convulso. Un lavoro complesso sullo spazio e sulle possibilità di riempirlo con il corpo e i movimenti dei danzatori, trasfigurati in semplici traiettorie o linee aeree.

Complessivamente, due performance molto diverse tra loro anche se aderenti al medesimo fil rouge dello spazio. Pezzi sicuramente interessanti che mostrano alcune tra le tendenze e i percorsi che affronta la danza performativa contemporanea. Va però notato che tali espressioni artistiche sono decisamente innovative e i teatri che le ospitano dovrebbero trovare il modo per preparare il pubblico alle esibizioni affinché lo stesso possa apprezzarle appieno.

Lo spettacolo è andato in scena:
PiM Spazio Scenico
via Tertulliano, 68 – Milano

Sitting on the fence
coreografia e interpretazione Csilla Nagy

Espz con Flipside
progetto e coreografia Nandhan Molinaro, Elisa Zucchetti
suono Anton Berman
con Anton Berman, Antonella Marra, Nandhan Molinaro, Elisa Zucchetti
luci e costumi Espz