Le fate sapienti

Grande e suggestiva efficacia teatrale per Sogno di una notte di mezza estate della Compagnia Quelli di Grock, accolto al Teatro Leonardo da grande successo.

Risalente agli anni 1593-95, Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare è una commedia composta probabilmente in occasione delle nozze solenni tra i membri dell’aristocrazia inglese. Questo curioso copione racchiude in sé, come spesso fa nelle sue opere il drammaturgo inglese, differenti spunti di tipo paradigmatico, stilistico e tematico. Quotidianità, fiaba e mito si intersecano ininterrottamente senza soluzione di continuità e questo porta a ritrovare, all’interno dell’opera, influenze che vanno da fonti classiche (le Metamorfosi di Ovidio) al patrimonio folkloristico tipico dell’Inghilterra (burloni, folletti, fate), sempre originalmente contaminati e ripensati dalla fervida genialità del drammaturgo. ll poeta rappresenta delle vite in continuo divenire, tutto è in perenne movimento, fitto di intrecci, storie d’amore, schermaglie popolari, boschi fiabeschi, spiritelli ed elisir magici, corti e palazzi.

Gran parte degli scritti di Shakespeare non osserva alcuna regola rigida, nessun modello convenzionale “altrimenti non si va in scena”: per questa ragione è possibile riadattare e mutare il testo a seconda della verve di una compagnia teatrale. Questo genere di libertà rimanda all’estro poliedrico di un drammaturgo che, oltre quattro secoli dopo, può risultare ancora attuale. La Compagnia Quelli di Grock, dopo i successi di Molto rumore per nulla, La bisbetica domata e Le allegre comari di Windsor, debutta quest’anno con una tra le commedie di Shakespeare tra le più attinenti alla idea della Compagnia, in bilico tra realtà e sogno. I registi Valeria Cavalli e Claudio Intropido, all’interno del testo originale, hanno pensato di riadattare alcune parti integrando musiche, canzoni e gag comiche che permettono di gustare la bravura dei diversi attori laddove i quattro artigiani – interpretati da Andrea Robbiano (Robertino), Antonio Brugnano (Pietro Quince), Simone Severgini (Francis Flute) e Rosario Lisma (Nicola Bottom) – sono le autentiche perle della serata. Tra divertentissimi problemi linguistici (congiuntivi mai azzeccati e accenti calabresi), i quattro riescono a scaldare il pubblico del Teatro Leonardo. Spettacolo nello spettacolo: gli artigiani inscenano una goffa versione della tragedia di Priamo e Tisbe, nella quale è compreso anche un personaggio nel ruolo del leone, uno in quello del chiaro di luna e un altro nella parte di un muro. Davvero emozionante, invece, il breve monologo di Robbiano. Simpatica la performance dell’artigiano effeminato Francis Flute, che veste i panni di Tisbe. Infine, va segnalato Nicola Bottom di Rosario Lisma come elemento fondamentale per la riuscita dello spettacolo: spassoso, dotato di tempi teatrali precisi, un attore che ama far divertire e regalare al pubblico grandi risate.

Convince un po’ meno la chiave di lettura dei personaggi di Oberon e Puck: troppo caricaturati negli atteggiamenti, nel carattere e nelle pose. Si è soliti visualizzare Puck come un caro diavoletto, dispettoso e pasticcione, e non come un caprone dalla voce sguaiata e lento nei movimenti.
I quattro giovani, al contrario, deliziano con le loro schermaglie amorose e Lisandro di Andrea Lietti pare cucito su misura. Notevole dominio del corpo nei ragazzi che interpretano fate e spiriti, soprattutto se impegnati anche nei ruoli principali della commedia – come accade, ad esempio, con Simone Severgini. Buona, infine, la prova del grande Pietro De Pascalis, che ha presenza e aspetto adeguati alla parte di Teseo: un ottimo esempio per i suoi colleghi più giovani.
Al termine dello spettacolo, successo convinto tributato da un foltissimo pubblico per il debutto della riuscitissima messinscena.

Lo spettacolo continua:
Teatro Leonardo
via Ampère, 1 – Milano
fino a sabato 31 dicembre e da venerdì 6 a domenica 15 gennaio 2012
orario:da martedì a sabato, ore 20.45; domenica, ore 16.00; (lunedì riposo)
sabato 31 dicembre 2011 replica speciale

Sogno di una notte di mezza estate
di William Shakespeare
regia di Valeria Cavalli e Claudio Intropido
con Andrea Battistella, Antonio Brugnano, Pietro De Pascalis, Andrea Lietti, Rosario Lisma, Sabrina Marforio, Andrea Narsi, Isabella Perego, Andrea Robbiano, Simone Severgnini e Debora Virello
musiche Gipo Gurrado
scene e luci Claudio Intropido
costumi Anna Bertolotti
direttrice di produzione Daniela Quarta
assistente Francesca Leonardi
musiche e canzoni Gipo Gurrado
scene e luci Claudio Intropido
costumi Anna Bertolotti
video Gipo Gurrado, Claudio Intropido