Day 3 week #2 – Festival Teatro a Corte

Giunge al termine questo secondo week-end del Festival Teatro a Corte. Il contesto di Palazzo Rivoli fa da cornice a performance visive e a un’indimenticabile esibizione di strada.

Oggi a Torino c’è il sole, e sembra una giornata ideale da trascorrere presso Palazzo Rivoli. Si tratta di uno dei luoghi più interessanti e stimolanti della provincia torinese, dove è possibile godere di un panorama che accoglie in sé l’imponente catena alpina e la grande città, che giace quieta nel suo grembo. L’importanza di Palazzo Rivoli, dimora sabauda la cui costruzione è rimasta incompiuta, risiede nel fatto che in anni recenti lo spazio sia stato riqualificato e che ospiti uno dei più musei di arte contemporanea più importanti d’Europa. Infatti la collezione permanente di Palazzo Rivoli annovera artisti italiani di fama internazionale del calibro di Cattelan, Fontana, Boetti e Pistoletto, nonché artisti stranieri tra cui Kosuth e LeWitt.

Data la dimensione interdisciplinare che il festival Teatro a Corte possiede, specialmente nell’edizione in corso, la scelta di organizzare un’intera giornata in uno spazio del genere è quanto mai adatta. Soprattutto perché gli spettacoli a cui abbiamo assistito in questa sessione incarnano appieno lo spirito della contemporaneità artistica.

Per testimoniare l’importanza della dimensione multimediale, Teatro a Corte ha deciso di aprire con tre proposte video di artisti islandesi e svedesi. Ironici e all’insegna della semplicità, i due corti dell’islandese Helena Jonsdottir trasmettono l’importanza del gioco durante l’attesa, pensiero che ha accompagnato i più noti drammaturghi dall’inizio secolo scorso come Dürrenmatt, e dell’ilarità che va cercata nel dolore e nella tragedia. Di tutt’altro genere il messaggio di Pontus Lidberg, videomaker svedese che omaggia Pina Bausch nell’emozionante The Rain, dove la danza è protagonista emotiva e vince sull’acqua.
Sorprendente la performance dal titolo Muualla dell’acrobata e danzatrice Ilona Jantti che, interagendo con un intrigante e divertente video proiettato sulla parete alle sue spalle, dà vita a una serie di evoluzioni aeree lasciando di stucco il pubblico per la grazia, l’eleganza e la capacità di divertire.

Fuori c’è il sole e non è più grigio come ieri; paradossale, perché, come sostiene Theodor W. Adorno, la tinta caratteristica dell’arte moderna deve essere il grigio. Senza ombra di dubbio i Kumulus con Silence encombrant avrebbero quanto meno emozionato anche il filosofo e sociologo tedesco. Non a caso Adorno riteneva che l’artista emblematico della modernità fosse Samuel Beckett, e la lezione beckettiana, spinta all’estremo, indubbiamente è stata ben assimilata dai performer francesi.
Infatti al termine delle prima parte veniamo invitati a seguire quella successiva nello spazio appena fuori la residenza. Lo spiazzo è vuoto, non ci sono sedie ma ci dicono che presto le porteranno. «Un po’ disorganizzati», pensiamo «ci lasciano in questo spiazzo adibito allo scarico di materiali di cantiere». Neanche il tempo di renderci conto di quello che sta succedendo intorno a noi che, come un baraccone elisabettiano di girovaghi, irrompono sul piazzale, uscendo da un container, un gruppo di strani esseri grigi. Grigi perché impolverati, come superstiti di un cataclisma nucleare, quasi degli zombi o, ancora, personaggi di un film di Tim Burton. Creature al confine tra clown e quasi-uomini senza coscienza vagano in un mondo fatto di macerie e di rifiuti. Appare evidente che si tratti della trasfigurazione estetica della barbarie del nostro mondo, condannato all’insignificanza e alla catastrofe. Molto simili ai protagonisti delle pièce beckettiane, questi strani personaggi cominciano a compiere degli atti non riconducibili al paradigma di causa-effetto. Nell’attesa che qualcosa accada, sebbene tutto sembri tendere alla drammaticità e alla disperazione totale, come dal fondo più cupo, inaspettatamente emerge un barlume di speranza. «Un messaggio nella bottiglia», direbbe sempre Adorno, perché, come sosteneva Walter Benjamin, «solo per chi non ha più speranza è data la speranza»: è l’amara ironia che comunque lo spettacolo riesce a garantire, il sorriso forzato nella disgrazia, il grigio che viene lacerato da gesti teneri e semplici tipici della tradizione clown francese. Quando uno spettacolo offre al pensiero critico talmente tanto da dire da non poter essere contenuto in poche righe, allora indubbiamente si è assistito a uno spettacolo riuscito, e di questo bisogna dare merito a Teatro a Corte.

Lo spettacolo continua:
Teatro a Corte
dal 17 luglio al 3 agosto 2014
www.teatroacorte.it
Info al pubblico tel: +39 011 56 34 352

PONTUS LIDBERG
The Rain
Prima nazionale – SVEZIA

ILONA JÄNTTI / ILMATILA
Muualla
CIRCO CONTEMPORANEO
Prima nazionale – FINLANDIA
concept Tuula Jeker e Ilona Jäntti
coreografia e performance Ilona Jäntti
animazione Tuula Jeker
musiche e sound design Tuomas Norvio
lighting design Ainu Palmu
produzione realizzata con il supporto di Arts Council of Finland, Helsinki Festival e Jacksons Lane (UK)

HELENA JONSDOTTIR
Red Buses / Birgir
VIDEO
Prima nazionale – ISLANDA

RED BUSES
di Helena Jonsdottir
in collaborazione con Hálfdán Theodórsson
performer Helena Jonsdottir
musiche JFM
testo del poeta islandese Megas
soundscape HJ
direttore della fotografia Hálfdán Theodórsson
editor Elísabet Ronaldsdóttir
produzione MPP
copyright Helena Jonsdottir

BIRGIR
di Helena Jonsdottir
performer Birgir Sigurdsson
produzione MPP
copyright Helena Jonsdottir

KUMULUS PRIMA NAZIONALE
Silence encombrant
PERFORMANCE DI STRADA – FRANCIA
di Barthélemy Bompard
regia Barthélemy Bompard
assistente Nicolas Quilliard
inventori e interpreti Dominique Bettenfeld, Barthélemy Bompard, Jean-Pierre Charron, Céline Damiron, Marie-Pascale Grenier, Dominique Moysan, Nicolas Quilliard, Judith Thiébaut, Serusier Nina
lavoro sul corpo Judith Thiébaut
lavoro sonoro Jean-Pierre Charron
creazione dei costumi Marie-Cécile Winling & Catherine Sardi
ideazione e creazione oggetti di scena Dominique Moysan
tecnica Simon Lambert-Bilinski & Djamel Djerboua
trucco Marie-Cécile Winling & Catherine Sardi
ufficio stampa Sandrine Morel

Ancora in scena nella terza settimana:

venerdì 1 agosto

AGRUPACIÓN SEÑOR SERRANO
PRIMA NAZIONALE
SPAGNA
Katastrophe
TEATRO D’OGGETTI / VIDEO
Torino – Teatro Astra h 21

sabato 2 agosto

KRISTOFF K.ROLL
PRIMA NAZIONALE
FRANCIA
A l’Ombres des Ondes
una creazione di Kristoff K.Roll
PERFORMANCE SONORA
Venaria – Venaria Reale e Giardini della Reggia h 18:30-20

JO STRØMGREN KOMPANI
NORVEGIA
A Dance Tribute to Art of Football
DANZA
Venaria – Reggia h 21:30

domenica 3 agosto

KRISTOFF K.ROLL
A l’Ombres des Ondes
una creazione di Kristoff K.Roll
PRIMA NAZIONALE
FRANCIA
PERFORMANCE SONORA
Racconigi – Castello h 17/h 18

LES APOSTROPHÉS
FRANCIA
Passage Désemboîté
di Martin Schwietzke
CIRCO CONTEMPORANEO
Racconigi – Castello h 17/h 18

SYSTÈME CASTAFIORE
PRIMA NAZIONALE
FRANCIA
TEATRO VISUALE / DANZA
Stand Alone Zone
Torino – Teatro Astra h 21:30

INSTALLAZIONE – PRIMA E DOPO GLI SPETTACOLI DEL FESTIVAL
LA VOCE DELLE COSE CREAZIONE IN SITU
ITALIA / ITALY
MTI 2.2 Diario di viaggio
di by Luì Angelini, Paola Serafini
produzione production Fondazione Teatro Piemonte Europa