80, e non sentirli… volume IV

Auditorium Santo Stefano al PonteLa festa di compleanno per gli 80 anni del coro del Maggio Musicale Fiorentino continua e lo scorso 23 novembre l’auditorium di Santo Stefano al Ponte ha ospitato l’esecuzione dello Stabat Mater di Gioachino Rossini.

Il programma della quarta serata dedicata ai festeggiamenti per l’ottantesimo anniversario della nascita del coro del Maggio Musicale Fiorentino ha previsto l’esecuzione dello Stabat Mater di Rossini nella versione di Carl Czerny per soli, coro e pianoforte a 4 mani, come era già successo per il Requiem di Mozart dello scorso 7 novembre.

Il capolavoro del Maestro di Pesaro nacque per volontà dell’arcidiacono di Madrid Don Manuel Fernandez Varela che provò a commissionare l’opera a Rossini nel 1831, quando il compositore si era ormai ritirato dalle scene teatrali. Dopo una grande insistenza da parte del religioso spagnolo, Rossini accettò la composizione dello Stabat Mater a patto che non venisse mai pubblicato. Durante i lavori, il musicista, malato e psicologicamente provato, chiese aiuto al collega bolognese Giovanni Tadolini il quale, raddoppiando i 6 brani già composti da Rossini, finalmente lo concluse. Varela, dopo aver fatto eseguire l’opera in occasione della Pasqua del 1833, mantenne la promessa e la archiviò nella propria biblioteca. Alla morte dell’uomo, però, gli eredi vendettero la composizione all’editore Aulagnier che, senza pensarci due volte, decise di pubblicarla. Rossini, venuto a conoscenza dell’imminente catastrofe, per evitare che venisse pubblicata a suo nome un’opera realizzata in realtà a quattro mani, ne compose autonomamente la conclusione partendo da dove si era fermato nel 1833, e la pubblicò con il proprio editore francese.

La versione di Czerny proposta dal Maggio Musicale non è solo una semplice trascrizione per pianoforte, ma mostra una forte autonomia compositiva e rivela numerosi rimandi agli stili dell’epoca. La partitura, altamente virtuosa, coinvolge entrambi i pianisti in un turbinio di melodie sapientemente alternate ai momenti di “silenzio” nei quali il coro è impegnato nei brani a cappella. I pianisti Andrea Severi e Paolo Gonnelli si sono dimostrati, ancora una volta, pienamente all’altezza della situazione. Sincronizzati ed espressivi, i maestri hanno contribuito a non far sentire la mancanza dell’orchestra.

Notevole l’esecuzione dei solisti: il soprano Eloisa Deriu, il mezzosoprano Barbara Zingerle, il tenore Leonardo Sgroi e il basso Nicolò Ayroldi. In particolare, la Deriu, morbida su tutta l’estensione, ha dimostrato grande facilità negli acuti, regalando al pubblico filati di grande qualità. Un timbro particolare e intenso è quello di Barbara Zingerle. Espressiva nelle note medio-basse come in quelle medio-acute, l’artista ha eseguito in maniera mirabile ogni suo intervento non incappando mai nell’insidia che attanaglia le voci gravi, ovvero quella di venire coperte dalle voci acute nel corso dei duetti e dei brani d’insieme. Bella presenza scenica, infine, quella di Nicolò Ayrodi che, sempre a proprio agio sul palco, ha svelato note calde e profonde.

Il coro, diretto dal maestro Lorenzo Fratini, continua a vantare standard notevolmente alti. Belle le dinamiche che hanno condotto il pubblico nella profonda religiosità dell’opera attraverso la straordinaria varietà di contrasti tipica dell’opera rossiniana. Così, esasperanti piano si sono sapientemente alternati a tuonanti forte fino a raggiungere il mirabile fugato finale dell’Amen, pensato e composto al fine di traghettare l’animo del fedele dallo smarrimento della morte alla gloria del paradiso.
Numerosi e più che meritati gli applausi per un coro che è vanto e orgoglio non solo di Firenze, ma dell’intero panorama lirico nazionale.

Il concerto è andato in scena
Auditorium Santo Stefano al Ponte
Piazza di Santo Stefano – Firenze
Sabato 23 novembre, ore 20:30
Stabat Mater per soli, coro e pianoforte a 4 mani
di Gioachino Rossini
(versione di Carl Czerny)
Direttore Lorenzo Fratini
Soprano Eloisa Deriu
Mezzosoprano Barbara Zingerle
Tenore Leonardo Sgroi
Basso Nicolò Ayroldi
Pianoforte a 4 mani Andrea Severi, Paolo Gonnell
Coro del Maggio Musicale Fiorentino