Al PIM Spazio Scenico di Milano e al Teatro degli Atti di Rimini, viaggio in un misterioso non-luogo, un mondo sospeso al confine tra la vita e la morte.

Non è un tema nuovo, quello affrontato dalla compagnia Korekanè: fin dalla notte dei tempi, gli uomini si sono interrogati sul mistero insondabile della morte e sul senso ultimo della vita. Ma l’originalità di questa performance sta nello scandagliare una situazione di confine, uno stallo, appunto, una condizione che non è più vita ma non è ancora morte. Uno studio sulla non-vita dopo la morte, indagata dalla compagnia Korekanè a partire dal finale del precedente spettacolo In-quiete, mescolando suggestioni di Bergman e di Sartre, oltre a evidenti richiami al cosiddetto teatro dell’assurdo.

Quello che si presenta immediatamente dinanzi agli occhi è uno spazio nero, neutro, quasi claustrofobico, un non-luogo occupato dalla presenza inquietante di quattro corpi privi di vita, coperti da lenzuola bianche, come in un obitorio. E così ci si accomoda sulle poltrone del teatro in religioso silenzio, quasi bisbigliando, come a non voler rompere la sacralità della scena. Stallo – Studio per un’anticamera inizia con questo silenzio protratto, angosciante e quasi irreale, fino all’urlo di dolore che squarcia la scena e dà vita all’azione.

Il primo e più immediato richiamo è a una delle più interessanti opere di Beckett: Aspettando Godot. Impossibile non riconoscere alcuni temi-chiave, come il senso dell’attesa, la negazione dello spazio e del tempo, che si fissano in un’ostinata circolarità.

Anche i dialoghi, scarni e apparentemente privi di senso – quali il frivolo gioco di traduzioni dall’italiano all’inglese portato all’estremo da due degli attori, indifferenti a ciò che accade dietro e intorno a loro – e le relazioni tra i personaggi, sono chiaramente di matrice beckettiana.

Fastidiosa e angosciante l’insolita presenza dell’uomo-cane che, in un’ostentata nudità, sottolinea con violenza l’incorporeità delle altre figure, ormai svuotate da ogni istinto.

Uno spettacolo interessante e originale, sebbene non di facilissima fruizione, che provoca emozioni discordanti e pone interrogativi, senza la pretesa di dare delle risposte.

LO SPETTACOLO VA IN SCENA
Teatro degli Atti
via Cairoli 42 – Rimini – tel.0541/784736
spettacolo unico: sabato 20 novembre 2010
orario spettacoli: ore 21

Stallo – Studio per un’anticamera
Drammaturgia e regia Chiara Cicognani e Elisabetta Gambi
con Alberto Guiducci, Chiara Cicognani, Marcogiulio Magnani e Stefania Tamburini
Produzione Korekané – Elisabetta Gambi
con il contributo della Provincia di Rimini- Progetto Argo Navis
e la collaborazione di L’arboreto di Mondaino e Teatro Petrella di Longiano

Lo spettacolo e’ andato in scena:
Pim Spazio Scenico
Via Tertulliano 68 – Milano
fino a lunedì 1° febbraio
orario spettacoli: ore 21.00