Vittime del mostro

Al Teatro Lo Spazio va avanti la rassegna Storie di donne morte ammazzate, in una serie di tutto esaurito che fa ben sperare.

Il 9 ottobre scorso alla Camera dei Deputati è passata la prima approvazione al disegno di legge contro il femminicidio, ora si passa all’esame del Senato. C’è da esserne lieti? Magari un pochino, ma davanti ai numeri tragici e abominevoli che alimentano la cronaca italiana giorno per giorno, da essere lieti effettivamente c’è ben poco. Piuttosto c’è molto di cui vergognarsi. In contemporanea, prosegue la magnifica rassegna presentata da Fonderia delle Arti presso il Teatro lo Spazio: partita il 7 ottobre, e in corso fino a domenica 13 (con la  grande chiusura della Notte Rossa e concerto live di N.O.A. e Swing Circus), Storie di donne morte ammazzate (barbarie italiana) sta registrando un clamoroso successo di pubblico; come per le altre sere, anche questa volta il teatro ha fatto il tutto esaurito, con spettatori persino in piedi, a testimonianza del fatto che, grazie al cielo, il delicatissimo tema è al centro di una sensibilità condivisa soprattutto dalle nuove generazioni. Il progetto, curato da Alessandro Machìa, coinvolge il pubblico tanto per l’enfasi e la drammaticità dei testi, ma anche per una dose (mai troppo eccessiva o fuori luogo) di sarcasmo che riesce persino a far storcere la bocca in un amaro sorriso, anche se si resta avvolti dalla cupezza e dallo sdegno. La rassegna presenta 12 monologhi differenti “da morire dalle risate”, tutti incentrati su un “prodotto made in Italy che va alla grande”: così recita la brochure di presentazione. I testi sono tutti di Betta Cianchini, bravissima a coniugare tali dimensioni così apparentemente inconciliabili; questo è stato evidente per le storie raccontate questa sera, due pugni nello stomaco, narrazioni lancinanti di vite distrutte, dopo essere state sfibrate, prosciugate, ridotte in stracci da uomini che probabilmente non meriterebbero neppure l’aria che respirano. Nel primo monologo, dal titolo Odiavo i crisantemi, Sonia Barbadoro interpreta una donna ammazzata dal figlio per ragioni di denaro, dopo essere stata maltrattata per una vita e sfruttata da chi ha sempre ritenuto la donna uno schiavo al servizio dell’uomo. Sul palco una bara bianca, e a parlarci è proprio il fantasma di questa donna, ormai pronta a urlare al mondo la sua rabbia e il suo dolore. Il secondo ha per protagonista Giada Prandi; Angela e il cassettone della suocera è un viaggio nell’incubo senza fine di una donna vittima della violenza del marito, che non trova nessuno al suo fianco per reagire fino a restare uccisa da quel mostro dopo aver abortito a causa di un pestaggio. Violentata, derisa, disprezzata, Angela vorrebbe solo vivere ed essere orgogliosa del suo essere donna; l’interpretazione di Prandi è potente, come quella della Barbadoro, entrambe tese, convulse, quasi a lasciar percepire al pubblico che qualcosa sta fremendo dentro i loro corpi, che i loro corpi di attrici e di donne sono direttamente e fortemente coinvolte. Non si tratta di recitare un ruolo, ma piuttosto di essere parte di una causa che ci riguarda tutti; un’iniziativa che speriamo dimostri una sua efficacia per frenare un fenomeno agghiacciante.

notte-rossa

Lo spettacolo continua:
Teatro Lo Spazio
via Locri, 42 – Roma
fino a domenica 13 ottobre
orari: da lunedì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00

Fonderia delle arti presenta
Storie di donne morte ammazzate (barbarie italiana)
di Betta Cianchini
regia Alessandro Machìa

Odiavo i crisantemi
con Sonia Barbadoro e la partecipazione di Gabriele Guerra

Angela e il cassettone della suocera
con Giada Prandi

Già andati in scena:
Non sapevo fare la valigia
con Laura Mazzi

La prostituta che si metteva i cerotti ai piedi e lo scagnozzo del Drago
con Federica Quaglieri, Gabriele Guerra e la partecipazione di Pino Le Pera

La maratona continua con:
Mancato soccorso al Pronto Soccorso
con Stefania Papirio

Per il bene del figlio, dello stalker e dello Spirito Santo
con Sylvia De Fanti

La Trilogia: Ex moglie si innamora di ex moglie
Erika – l’altra (Claudia Mei Pastorelli)
Maria – lei (Francesca Romana Miceli Picardi)
Salvatore – lui (Andrea Lolli)

L’ultima camicia da stirare
con Giada Fradeani

La Notte Rossa sul femminicidio
live N.O.A. – None of above + Swing Circus