Una rasatura perfetta

Un remake affascinante e spettacolare del celebre musical degli anni ’70 approda a teatro nella versione italiana, resuscitato da un cast giovane e pieno di talento.

Fra le scene di Broadway e il palco del Teatro Sala Uno di Roma sembra correre una distanza abissale: eppure questa splendida rappresentazione di Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street riesce a vanificare il conto dei chilometri e degli anni che la separano dalla sorella maggiore – resa celebre da un cast eccezionale in cui spiccava l’indimenticabile Angela Lansbury nei panni di Mrs. Lovett – e se ne dimostra degna erede.
La storia di Benjamin Barker, l’ingenuo barbiere di Londra che una feroce ingiustizia trasformò in spietato serial killer, è riportata in molti scritti inglesi di fine Ottocento ed è stata oggetto di numerose rivisitazioni teatrali e cinematografiche (l’ultima tre anni fa, firmata dal visionario e cupo Tim Burton). Ma il peso di precedenti tanto illustri non ha spaventato il regista Marco Simeoli né i trenta attori in scena, e l’esito stupefacente gliene rende giusto merito.
L’allestimento dello Sweeney Todd italiano tiene a mente la lezione del musical originale e ne riproduce, a mo’ di fiera citazione, le caratteristiche scenografiche: quattro strutture mobili vengono infatti composte e ricomposte nel corso della rappresentazione, a creare gli ambienti esterni e interni in cui i fatti si svolgono, generando una tridimensionalità e una varietà scenica di straordinaria efficacia. Gli interpreti agiscono fra scale, tavoli e passaggi con assoluta naturalezza, annullando l’impressione dell’artificio e trascinando lo spettatore rapito in una dimensione gotica e quantomai verosimile di fine Ottocento.
Il testo, riscritto in italiano da Andrea Ascari, non patisce – come spesso accade nei musical – alcun limite di traduzione: la metrica si lascia abbracciare dalla scansione ritmica delle musiche e non si avverte mai la sgradevole sensazione di una quantità costretta in uno spazio che non le appartiene e che la contiene a stento. Un sollievo per le orecchie degli spettatori scettici – prima fra tutte la sottoscritta – che possono quindi godere di un ascolto armonioso reso ancor più coinvolgente dall’esecuzione live degli eccellenti musicisti diretti da Dino Scudieri.
Il cast si dimostra più che all’altezza dell’opera: il diabolico barbiere prende vita nella presenza scenica potente di Andrea Croci, che esprime una dote attoriale di rara solidità. Al suo fianco la Mrs. Lovett impersonata da Federica Ugolini non fa rimpiangere – sembra un’iperbole, ma è davvero così – la Lansbury d’un tempo, e diverte con le sue follie senza mai stancare. Intorno a loro solo interpreti ineccepibili, che nelle scene corali come negli assoli manifestano professionalità e comprensione nella parte, ricordando profondamente le atmosfere di Broadway e dando conto di un teatro italiano che sa muoversi con assoluta discrezione alla volta di meritati successi.

Lo spettacolo continua:
Teatro Sala Uno
piazza di Porta San Giovanni, 10 – Roma
fino a domenica 18 dicembre
orari: dal mercoledì al sabato ore 21.30, domenica ore 17.00, lunedì e martedì riposo
(durata 2 ore e mezza circa escluso intervallo)

Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street
di Stephen Sondheim
libretto Hugh Weeler
versione italiana Andrea Ascari
regia Marco Simeoli
con Andrea Croci (Sweeney Todd), Federica Ugolini (Mrs. Lovett), Gianluca Spatti (Tobias), Francesca Risoli (Johanna), Luca Santamorena (Giudice Turpin), Filippo Strocchi (Anthony), Dario Faini (Ufficiale Beadle Bamford), Monica Salvi (Beggar woman), Maurizio Di Maio (Signor Adolfo Pirelli) e con Maddalena Adorni, Gaia Bellunato, Irene Cedroni, Antonello Coggiatti, Giacomo Cordini, Nico Di Crescenzo, Roberto Fabra, Giuseppe Li Causi, Emanuele Marzocchi, Eleonora Pirondi, Tania Polla, Laura Pucini, Silvia Santoro, Luca Santamorena, Serena Segoloni, Daniela Simula, Santi Scammacca, Alessia Tona
pianoforte Eleonora Beddini, Francesco Ricci
contrabbasso Simone Giorgini
violoncello Simone Sitta
batteria Giuseppe Condò
direzione Maestro Dino Scudieri
movimenti coreografici Fabrizio Angelini
organizzazione Gianluca Spatti