Dal noi al tutto

T DanseLa prima giornata di T-Danse a cui partecipa Persinsala vede in scena la compagine francese Cie Drive, i romani Dynamis e la performer Paola Zaramella

Un’uggiosa Aosta ci accoglie in occasione della IV edizione del Festival Internazionale della Nuova Danza all’interno della Cittadella dei Giovani. Mai nome fu più calzante viste le frotte di studenti che la attraversano e la abitano. Una sensazione di conforto e soddisfazione ci avvolge accorgendoci della capacità di presa di questa iniziativa, ideata e voluta da Marco Chenevier e Francesca Fini, in un momento di continui dibattiti sulla mancanza di affetto e conoscenza del mondo teatrale da parte delle nuove generazioni.

Alle 18.00 il primo momento aggregativo, con cadenza giornaliera, è l’incontro tra gli artisti che, il giorno precedente, hanno messo in scena i loro spettacoli e il pubblico presente.

Alle ore 20.00, nel teatro della Cittadella, la Compagnia Cie Drive presenta Soi – uno spettacolo nel quale la danza si confronta con la musica, in parte preregistrata e in parte eseguita dal vivo dall’autrice Julien Michelet. Armonie sempre più complesse sono proposte al performer Simhamed Benhalima, il quale sembra trarne ispirazione per comunicarci via via nuove emozioni. Un assolo che si confronta, in maniera più e più esasperata, con un immaginario nemico esterno, o interno, che vede momenti di caduta – fisica e psicologica – dai quali è sempre più faticoso rialzarsi. L’io interiore, a volte riflesso, appare estraneo; mentre in altre occasioni l’alterità è individuata tra le ombre generate dalle luci, che illuminano una scenografia essenziale ma molto significativa. Un incontro/scontro che riconduce a pensieri e spazi che sono continuamente rimossi ma che, puntualmente, si ripresentano quasi sino allo sfinimento fisico del performer. Movimenti e oggetti quotidiani si trasformano in nemici, laddove i luoghi ben noti diventano oscuri e difficilmente praticabili. L’accostamento danza e musica è ben realizzato, l’azione presenta una certa ripetitività e incertezza solo nella parte centrale, mentre torna a essere nuovamente convincente nella sezione finale. Uno spettacolo dove tutti gli elementi che lo compongono, danza e musica, ma anche luci e scenografia, trovano un giusto connubio e amalgama.

Il secondo spettacolo della serata è una creazione del gruppo teatrale Dynamis. M2 prevede la partecipazione e il coinvolgimento di sette spettatori, contattati precedentemente, ignari di quanto accadrà loro su quel fazzoletto di terra erboso posto al centro del palcoscenico. Cooptato tra i sette, mi sono trovato catapultato in una dimensione completamente nuova: alla mercé di una voice over e di un performer sempre ligi a controllare che lo spazio occupato dal gruppo di volontari non superasse il metro quadrato succitato. Sentirsi  osservati porta a una complicità con gli altri che non era preventivata. Il gruppo assume dinamiche inaspettate: si compone, si trasforma, spariscono le rivalità e prevalgono nuove logiche, tra le quali il raggiungimento dell’obiettivo finale, ossia il portare a termine la prova a ogni costo. Anche l’orgoglio di superare le difficoltà così come le reazioni del pubblico aiutano nei momenti di maggiore impasse – che, sebbene sia un gioco, non mancano. Una performance che punta sull’interazione tra sconosciuti in una situazione di criticità. I rimandi a ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi, alle zattere alla deriva nel Mare Nostrum, alla sensazione di estraneità che vivono milioni di migranti, alle fobie delle popolazioni che si sentono “invase”, sono molteplici ma mai esacerbati in maniera dottrinale o pedagogica. Alla fine la sensazione, all’interno del gruppo, è di stare bene insieme, di poter far fronte a tutto proprio perché e finché si rimane uniti.

A conclusione della serata, la performance Elettra, una produzione di Teatro del Mondo, che vede in scena Paola Zaramella. La narrazione segue diverse vie che provocano altrettante sensazioni: il mancato arrivo dell’amato causa desolazione; il muoversi in un universo privo di senso, genera danni, distrugge la fragile bellezza che ci circonda; trovarsi di fronte a un muro, seppure trasparente, blocca e impedisce la comunicazione. Forse un po’ troppo dilatata la parte centrale (il video è eccessivamente lungo), la performance oscilla tra momenti pregnanti e altri che faticano a dialogare col pubblico. Il richiamo alla delicatezza con la quale dovremmo trattare gli altri esseri umani ma anche il pianeta è il più stringente. Interessanti il tappeto sonoro e l’uso del microfono.

Una giornata intensa, quella di giovedì, che ha proposto non solamente una varietà di temi e di interpretazioni artistiche, ma anche un minimo comun denominatore: la necessità di abbattere le barriere – nella nostra società, tra persone e a livello creativo.

Gli spettacoli sono andati in scena nell’ambito di T-Danse Festival:
Cittadella dei Giovani
via Garibaldi, 7 – Aosta
giovedì 24 ottobre 2019

ore 20.00
Cie Drive presenta:
Soi
coreografia Simhamed Benhalima – Kevin Mischel
performers Simhamed Benhalima, Kevin Mischel, Julien Michelet
scenografia Simhamed Benhalima
musica Julien Michelet, augmentée and additionnal musics
disegno luci Bertrand Perez
direttore di palco François Michaudel
produzione Compagnie Drive
con il sostegno di Centre Chorégraphique National de la Rochelle, Cie Beau geste Dominique Boivin, MJC de Colombes, Théâtre de Suresnes, La Maison des Métallos (Paris)
durata: 40 minuti

ore 21.00
Dynamis presenta:
M2
ideazione e realizzazione Dynamis
regia Andrea De Magistris e Giovanna Vicari
drammaturgia Giovanna Vicari, Francesco Turbanti e Andrea De Magistris
performer Francesco Turbanti
progetto sonoro Filippo Lilli
identità visiva Donato Loforese e Studio CO-CO
produzione Dynamis – Teatro Vascello Centro di Produzione Teatrale in collaborazione con: Pergine Festival, Tenuta Dello Scompiglio, Off Off Theatre, Altofest – International Contemporary Live Art, Armunia-Castiglioncello, Angelo Mai
durata: 60 minuti

ore 22.15
Teatro del Mondo presenta:
Elettra
scritto, diretto e interpretato Paola Zaramella
drammaturgia e regia Paola Zaramella
progetto sonoro Luca Favaro
scenografie Maurizio Agostinetto
costumi Giuliana Cunéaz
direttore di produzione Paola Corti
direttore esecutivo Valeriano Gialli
con Paola Zaramella
assistente alla regia Davide Gal
produzione Teatro del Mondo
durata: 30 minuti

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