L’identità: tra tradizione e tradimenti

teatro-filodrammatici-milanoIl Cartellone del Teatro dei Filodrammatici sceglie, come filo conduttore, il tema dell’identità: tra classici-classici, classici-rivisitati, vecchie conoscenze e novità accattivanti.

La formazione del carattere, dell’identità individuale è una fase importante della crescita di ognuno, non solo durante l’adolescenza bensì, soprattutto, quando si arriva alla tanto temuta mezza età. Inevitabile è, in questo processo, il confronto con i propri “padri” e, altrettanto inevitabile, la trasgressione delle loro regole.

Il Teatro dei Filodrammatici esplorerà, durante la prossima Stagione, proprio questo tema, definendo meglio la propria fisionomia con progetti e spettacoli ormai di sicuro successo. Tornerà, per il terzo anno consecutivo, La Lettera di Paolo Nani, per accontentare il numeroso pubblico che ancora lo reclama; mentre, per il secondo anno, potremo assistere alla rassegna di teatro omosessuale, Illecite/Visioni, di sicuro seguito come la precedente (grazie a spettacoli provocatori come Bevabbè o incentrati sull’omosessualità in meridione, quali Frateme e La divina di Palermo).

A Capodanno non potrà mancare il già seguitissimo Girotondo.com (versione contemporanea del Girotondo di Schnitzler) e, a chiudere la Stagione 2014, la terza edizione del progetto Con_Testo – teatro in tempo reale,  che stupirà il pubblico e sfiderà gli interpreti, attraverso la costruzione “estemporanea” di uno spettacolo su un tema deciso appena 12 ore prima della messinscena. Immancabile anche il duo Musella-Mazzarella, ormai ospite fisso del teatro, che affronterà il tema della costruzione dell’individuo quando confrontato con quel mostro che – più di tutti – ci condiziona: la società (nello spettacolo così intitolato).

Ma, come dicevamo, nessuna crescita può avvenire senza la trasgressione: ecco, allora, la rivisitazione 2.0 del capolavoro narrativo di Pirandello, per la regia di Bruno Fornasari, Mattia: a life-changing experience. Sarebbe possibile, oggi, a Mattia Pascal sparire in una società super informatizzata come la nostra? Accanto a Pirandello, per le scuole, l’immancabile classico greco perché, tra Antigone e Iliade, c’è ancora molto da imparare. E per uno sguardo internazionale, di sicuro interesse i nuovi punti di vista proposti da Tim Crouch sui testi del sempreverde Shakespeare: se fosse il secondario e trascurato folletto Peaseblossom a raccontarci Il Sogno di una notte di mezza estate (in Peaseblossom)? E se Caliban fosse nuovamente il legittimo proprietario dell’isola de La tempesta (in Caliban)? Queste, le prospettive del progetto che Crouch ha pensato per il Festival di Teatro Ragazzi di Brighton e che, ancora oggi, riscuotono un successo internazionale e trasversale.

Detto questo, sono soprattutto i debutti ad approfondire la riflessione sull’ambiguità dell’identità nell’era del postmoderno: Marco Baliani con Che ci faccio qui – testo inedito elaborato con i neo-diplomati dell’Accademia dei Filodrammatici, partendo dal libro di un viaggiatore famoso, Bruce Chatwin; e Bruno Fornasari con Brutto – del geniale autore contemporaneo Marius Von Mayenburg – che focalizza l’attenzione sull’influenza dell’apparenza esteriore sulla riuscita sociale.

Come la serata della conferenza stampa è stata rallegrata dalla presenza musicale degli Ottavo Richter (in Stagione con un omaggio tanto strampalato quanto divulgativo, Verdi e la sua Italia), anche il Cartellone dei Filodrammatici si nutrirà generosamente di occasioni musicali – tra divertita divulgazione e tradizione provocatoria. Accanto ai Duel (Cirade e Staïcu) – in grado di stravolgere qualsiasi genere musicale con simpatia e abilità – un omaggio trasversale alla musica di De André con Nuvole Barocche – nel quale tre ragazzi rapiscono un bambino per ottenere un riscatto, nello stesso momento in cui Fabrizio e Dori Ghezzi subivano la medesima situazione in Sardegna. E da Faber ai cantautori francesi – ai quali s’ispirò – il passo è breve: tra febbraio e marzo 2014, tre serate di cabaret chantant ci regaleranno poesia e divertimento sulla scia delle canzoni di Boris Vian e di Brassens.

Come ha fatto ben notare l’assessore alla cultura del Comune di Milano, Filippo del Corno, la nostra città è tornata a essere un substrato fertile e propositivo per la cultura, e la prossima Stagione dei Filodrammatici ne è una dimostrazione lampante: tra qualità delle proposte, molteplici forme di abbonamento e un’organizzazione logistica che fanno sempre sentire lo spettatore a proprio agio. Tutta da seguire.

Teatro dei Filodrammatici. Stagione 2013/14  
Via dei Filodrammatici, 1 – Milano
Il Cartellone:

dal 15 al 27 ottobre
Che ci faccio qui
regia e drammaturgia Marco Baliani
prima nazionale

dal 7 al 10 novembre
Festival Illecite/Visioni

dal 14 novembre al 1° dicembre
Brutto 

di Marius Von Mayenburg
traduzione Umberto Gandini
regia Bruno Fornasari
prima nazionale

dal 5 al 15 dicembre
La lettera
regia Nullo Facchini
con Paolo Nani

dal 28 al 30 dicembre (serata speciale 31 dicembre)
Girotondo.com
di Bruno Fornasari
tratto da Girotondo di Arthur Schnitzler

dal 14 al 19 gennaio 2014
Peaseblossom (progetto I, Shakespeare)
di Tim Crouch
ispirato a Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare

dal 21 al 26 gennaio
Caliban (progetto I, Shakespeare)
di Tim Crouch
ispirato a La Tempesta di William Shakespeare

dal 13 febbraio al 9 marzo
Mattia: a life-changing experience 
di Bruno Fornasari
ispirato a Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello

prima nazionale

dal 13 al 23 marzo
Duel, una lotta all’ultima risata
di Laurent Cirade, Paul Staïcu e Agnès Boury

dal 3 al 13 aprile
La società, Tre atti di umana commedia 
regia e drammaturgia Lino Musella e Paolo Mazzarelli

dall’8 al 18 maggio
Nuvole barocche
drammaturgia e regia Gabriele Di Luca

dal 22 al 25 maggio
Effetto Lucifero 
di Dario Merlini
regia Umberto Terruso, Dario Merlini e Andrea Lapi

dal 3 al 5 giugno
Va tutto bene
da un’idea di Stefano Cordella

24 novembre
Verdi e la sua Italia
omaggio al Patrio Maestro degli Ottavo Richter

21, 28 febbraio e 7 marzo
Cabaret Chantant 
viaggio nella canzone d’autore francese

9 giugno
Con_Testo