Oltre le parole

Arriva al Bellini di Napoli Teatro Delusio, spettacolo berlinese dei Familie Flöz, che rovescia il teatro e mostra, in maniera molto singolare, ciò che accade dietro le quinte.

Dire senza mai parlare, esprimersi ricorrendo solo alla fisicità e alle maschere deformi alle quali – debitori dell’esperimento di Kulešov – assegniamo di volta in volta un’espressione nuova, diversa e più consona a ciò che accade in scena. Questo è Teatro Delusio, uno spettacolo metatestuale che porta sul palco quello che di solito resta da questo celato: il dietro le quinte.

E così ficcanasiamo nel backstage di un teatro dove si accalcano tanti personaggi diversi – attori, musicisti, direttori, tecnici – interpretati in realtà solo da tre attori complessivamente che, giocando di rapidità di cambi, luci e materiale scenico, riescono a dare l’impressione di una molteplicità di interpreti. Tante cose accadono dietro le quinte: amori, amicizie, duelli, intoppi e dispetti, in un susseguirsi di momenti ora comici ora quasi poetici.
Si avverte, assistendo, una fluidità di gesti e di sequenze che rende lo spettacolo quasi simile a una danza. Peccato per l’ultima parte, che invece suona quasi come uno stacco e cala, somigliando più a una costretta quanto trascinata continuazione che a quello a cui i nostri sensi si erano abituati.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Bellini

via Conte di Ruvo 14, Napoli

Familie Flöz presenta:
Teatro Delusio
regia Michael Vogel
di Paco González, Björn Leese, Hajo Schüler, Michael Vogel
con Andrès Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerker
maschere Hajo Schüler
scene Michael Vogel
costumi Eliseu R. Weide
musiche Dirk Schröder
luci Reinhard Hubert
una produzione di Familie Flöz, Arena Berlin e Theaterhaus Stuttgart