Come un vulcano

In occasione della Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, la Compagnia Fuori Contesto, lo scorso 4 dicembre al Teatro India, ha messo in scena Terremoto Dentro, spettacolo tra narrazione e videoproiezioni con protagonista la straordinaria Tiziana Scrocca.

Rovesciando completamente il punto di vista sui limiti, mercoledì 4 dicembre, il Teatro India è stato scosso da un terremoto, uno di quelli forti, emotivi, di quelli che vedono folle di persone andare verso un’unica direzione, ma stavolta per un effetto positivo.

Freddo fuori e caldo dentro, all’interno di quella Sala B, dove un vortice di sensazioni ha coinvolto i presenti più sensibili e trascinato la mente in quel contesto narrato, in cui rabbia e speranza si sono alternate per tutta la durata dello spettacolo. Terremoto dentro è qualcosa che va oltre la semplice – si fa per dire – messinscena. Un vero dramma interiore che come una lancia colpisce chi uno di quei terremoti l’ha vissuto sulla propria pelle; non una scossa che procura morti e macerie, ma un tremito in grado di scuotere l’anima fino a stranirla.

La schiena, ben poggiata sullo schienale della seduta, è più volte sollecitata da un brivido e non è compromessa come quella di Francesco, da tutti soprannominato Vesuvio, per la sua vitalità, costretto a star «coricato» su un letto d’ospedale dopo aver subito un intervento.
Francesco era «un bambino diventato uomo troppo in fretta», che in quel nosocomio ci stava da due anni, aspettando che tutto passasse. Un ago lungo quindici centimetri gli procurava quel «pizzichetto» giornaliero e una molla, una di quel letto, «lo spingeva in alto» e così sognava di saltare su tutti i letti dei compagni, come quando faceva «scattare» il pallone o quando saltava sui muretti. Quella molla era la spinta per farlo correre lontano, fuori, via da quell’ospedale.

È l’immensa bravura di Tiziana Scrocca, sul palco scalza e vestita di bianco, a raccontare la storia di questo grande uomo, che non si è mai risparmiato ed è sempre andato avanti nonostante il beffardo destino, dando uno straordinario esempio di vita a quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo, di amarlo.

L’attrice servendosi solo di un tavolinetto di legno, bianco anch’esso, dietro cui si nasconde o sopra cui salta, trascina lo spettatore attraverso un viaggio emotivo, lungo un percorso fatto di riflessioni e stupore per la forza e il senso che trasmette.

Una struggente pagina di vita che pone al centro il bellissimo e unico rapporto tra un padre e una figlia, che ora è su quello scoglio «ferma, nell’angolo, ad aspettare».

Da una parte dunque il calore di un padre ritenuto dagli altri «pericoloso come il Vesuvio, che può esplodere da un momento all’altro», affetto dal morbo di Pott, una tubercolosi alle ossa, «come Leopardi e Gramsci», allontanato dai genitori stessi per vergogna, con «gli occhi grandi e neri pieni di stupore», e dall’altra una figlia insicura protetta da quell’uomo considerato come «un amico piccolo ma con le braccia grandi», che trova calma solo ascoltando il mare. Due soggetti per molti imperfetti, fragili, ma con una forza impressionante che la scrittura di Emilia Martinelli tratteggia per questo evento reso unico dalla Scrocca, che nel suo lungo e intenso dialogo è accompagnata da un eccellente sottofondo musicale e da videoproiezioni efficaci per immergersi ancor di più nella vicenda.

Lo spettacolo Terremoto Dentro è stato l’evento di partenza di questa nuova edizione di Fuori Posto – Festival di Teatri al limite.
“Da Dicembre l’Associazione Fuori Contesto in collaborazione con il Municipio Roma I Centro condurrà una ricerca sociale nei centri del municipio vicini al mondo della disabilità, per raccogliere storie di vita utili a realizzare nuovi contenuti del festival ed arrivare ad allestire a Marzo 2020 la Sala Alessandrina dell’Ospedale Santo Spirito con un allestimento museale multimediale e interattivo di Storie Fuori Posto”.

Il vissuto quotidiano trova dunque nell’arte il suo spiraglio di luce, per far emergere storie di uomini e di donne come questa. Storie che profumano di bellezza e che come quella di Francesco ti permettono di respirare quasi la frittura di paranza e la vita stessa attraverso l’odore del mare.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro India – Sala B

Lungotevere Vittorio Gassman, 21 – Roma
mercoledì 4 dicembre ore 21.00
(durata 50 minuti senza intervallo)

Fuori Posto Festival di Teatri al limite presenta
Terremoto dentro
di Emilia Martinelli
regia Emilia Martinelli
con Tiziana Scrocca