Sei operai in cerca di riscatto

The Full Monty, la divertentissima commedia musicale scritta da Terrence McNally, musicata da David Yazbeck e firmata da Massimo Romeo Piparo, è giunta finalmente al Sistina di Roma, con un cast e un’edizione completamente rinnovati. In scena fino all’8 marzo.

Per sbarcare il lunario si è costretti il più delle volte a rimboccarsi le maniche, ma quando anche ciò non basta, sbottonarsi diventa l’unica soluzione.

Questo è ciò che accade a Giorgio, Aldo, Davide, “Cavallo”, Marcello e Daniele, un gruppo di disoccupati che, per tirare avanti decidono di organizzare uno spogliarello all’interno di un noto locale della loro città, così da ottenere una somma cospicua di denaro per migliorare la loro esistenza.

Una storia quella di The Full Monty che, iniziata al cinema nel 1997 e continuata a teatro, esattamente vent’anni fa a Broadway con la prima del musical, continua a mietere successo tra il pubblico, tanto che questa versione rinnovata dello spettacolo, in poco più di tre mesi di repliche, ha già attirato settantamila spettatori.

L’entusiasmo continua ora a Roma, dove resterà in scena fino a domenica 8 marzo al Teatro Sistina, per proseguire in Tour nei principali teatri italiani, fino a fine marzo e tra i cambiamenti avvenuti, c’è proprio il luogo dove si svolge la storia: dalla Sheffield del film e la Buffalo del Musical, si è passati all’italiana Torino, “che dopo aver attirato con le sue grandi industrie persone da ogni angolo d’Italia nell’età dell’oro dell’occupazione, adesso fa i conti con la crisi economica e la fine di un’epoca”. È proprio l’attualità delle tematiche affrontate nella storia uno degli aspetti che avvicina il pubblico a questo spettacolo ricco di sfumature, seppur l’elemento hot, ovvero lo spogliarello integrale, che preannunciano i protagonisti, suscita sempre un certo interesse, soprattutto tra le signore.

A (s)vestire i panni degli intraprendenti disoccupati, spogliarellisti per necessità, un cast variegato e di talento, che per lo più ha già calcato le tavole del Sistina, come Paolo Conticini (Giorgio Lucariello), sempre più a suo agio anche con il canto, e Luca Ward (Aldo Parisi), che invece col canto è più incerto, reduci entrambi dal successo del musical dei record Mamma Mia!, e poi il sorprendente Gianni Fantoni (Davide), già protagonista nell’edizione del 2013, Jonis Bascir (“Cavallo”), che cattura la platea con i suoi abili movimenti non solo di bacino, Nicolas Vaporidis (Marcello), al suo debutto assoluto nel musical, con un ruolo meno comico e più complesso come il suo personaggio ben tratteggiato, e a concludere la cinquina Sebastiano Vinci (Daniele Palladino), che invece ha preso parte a diverse produzioni di Piparo e che qui è il più audace del gruppo; è infatti l’ultimo “assunto” dal clan, dopo aver dimostrato di avere un talento straordinario, che non risiede né nel canto, né tanto meno nel ballo, con la ferma convinzione di saper camminare sui muri.

A condividere il palcoscenico con questi scatenatissimi attori anche un dinamico corpo di ballo, che conta oltre trenta artisti, e tre impeccabili attrici: Elisabetta Tulli, Valentina Gullace e l’esplosiva Laura Di Mauro, nel ruolo di Vittoria, moglie di Aldo, che con i suoi passi caraibici dà vita a un personaggio strepitoso, molto sopra le righe, come sempre. A interpretare il ruolo di Gabriele, il figlio di Giorgio, si alternano, invece, due giovanissimi talenti “cresciuti nella scuderia del Sistina e già protagonisti dell’indimenticabile Billy Elliot”, ovvero Christian Roberto e Tancredi Di Marco.

Una menzione speciale merita l’interpretazione di Paila Pavese, che ricopre il ruolo di Jeanette, maestra di canto, che aiuterà i sei squattrinati operai a portare avanti quella che inizialmente sembra essere un’impresa folle. La settantasettenne attrice e doppiatrice (sua tra l’altro è la voce di Jessica Rabbit), è il vero motore dello spettacolo. Uno strabordare di simpatia e comicità, in grado di dare quel tocco di leggerezza in più alla pièce, che vanta
l’orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello.

Due ore e mezza di divertimento puro, mixato tra le diverse storie d’amore e di amicizia che si intrecciano e liberano tanta energia positiva.

Le luci, fondamentali soprattutto sul finale, di Umile Vainieri, le scenografie essenziali e realistiche, specialmente degli interni, di Teresa Caruso, i costumi, seppur spesso ridotti, di Cecilia Betona e le coreografie di Roberto Croce, completano la giocosa atmosfera che si respira all’interno di The Full Monty – Il musical, uno spettacolo che racchiude un bel messaggio di speranza, nato dall’unione di tutti i protagonisti; una vera catena umana in grado di farsi forza per superare gli ostacoli di un sistema spesso ingiusto, in cui la soluzione risiede nell’essere se stessi, per cui non resta che mettersi a nudo.

Lo spettacolo continua:
Teatro Sistina

via Sistina, 129 – Roma
fino a domenica 8 marzo
orari: da mercoledì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00
(durata 2 h e 30 minuti intervallo escluso)

Peep Arrow Entertainment su licenza esclusiva MTI Europe presenta
The Full Monty – Il Musical
tratto dal film della Fox Searchlight Pictures e scritto da Simon Beaufoy
regia e adattamento italiano Massimo Romeo Piparo
adattamento liriche Francesca Nicotra – Massimo Romeo Piparo
libretto Terence Mc Nally
musica e liriche David Yazbeck
con Paolo Conticini, Luca Ward, Gianni Fantoni, Jonis Bascir, Nicolas Vaporidis, Sebastiano Vinci, Laura Di Mauro, Elisabetta Tulli, Valentina Gullace, Tancredi Di Marco, Christian Roberto, Paila Pavese
ensemble Andrea Bratta, Nicolò Castagna, Nico Colucci, Francesco Consiglio, Nico Di Crescenzo, Ilaria Fioravanti, Roberta Giampino, Lorenzo Gitto, Linda Gorini, Luca Paradiso, Emanuela Puleo, Fabrizia Scaccia
direzione musicale Emanuele Friello
luci Umile Vainieri
scenografie Teresa Caruso
costumi Cecilia Betona
coreografie Roberto Croce
suono Davide Zezza