Tributo alla solitudine

Giuliana Lojodice porta in scena una magistrale interpretazione, rendendo un personaggio – originariamente marginale – il punto focale del racconto e del significato profondo di questa messa in scena.

Liberamente ispirato a La metamorfosi di Franz Kafka, ma senza per questo esserne un adattamento teatrale, Ugo Chiti, regista e autore del testo, ribalta completamente il punto di vista della narrazione rendendo Anna, l’anziana vedova assunta a servizio della famiglia Samsa e personaggio assai marginale nel testo kafkiano, protagonista indiscussa della vicenda. Proprio la marginalità di questa figura è lo spunto che l’autore utilizza per farne un punto focale di osservazione.

La famiglia Samsa sta vivendo una vera e propria tragedia familiare: il figlio maggiore, Gregor, un impiegato meticoloso e abitudinario, una mattina decide di non uscire più dalla sua stanza. Sarà compito della sorella Grete, con grande orrore e riluttanza, svelare ai genitori il reale motivo dello strano comportamento: Gregor ha dismesso le proprie sembianze umane per assumere quelle di un insetto.

Soltanto Anna, donna dal passato tragico che l’ha resa ruvida ma buona e risoluta, riuscirà a superare la ripugnanza di questo essere osceno instaurando con lui un rapporto affettivo che le permetterà di prendersene cura fino alla morte.

Il grande merito di Anna sta nella capacità di instaurare con Gregor una relazione basata sulla sua voglia di comunicare, di intavolare delle conversazioni – che sono piuttosto dei monologhi – per avvicinare la propria solitudine a quella dell’insetto. Un modo per rendere la vita più sopportabile a entrambi e per colmare un vuoto che il passato le ha lasciato in seno e che, forse, è lo stesso vuoto provato da Gregor prima dell’inaspettata trasformazione.

In una scenografia di quinte mobili che riproduce perfettamente l’assurdità dello spazio kafkiano, ritroviamo una Giuliana Lojodice interprete perfetta di un tributo alla solitudine che è tema indiscusso della rappresentazione e parte integrante della vita stessa dell’attrice, lasciata da Aroldo Tieri – scomparso nel 2006 – suo compagno di vita e di professione. Un’interpretazione, dunque, di grandiosa umanità con quel pizzico di autobiografia necessaria a una maggior consapevolezza e una accurata immedesimazione.

Lo spettacolo va in scena:

Teatro Nuovo

Piazza Marino Tini, 7 – Dogana (RSM)
domenica 20 marzo 2011 alle ore 21.00

Le conversazioni di Anna K

liberamente ispirato a La metamorfosi di Franz Kafka

testo e regia di Ugo Chiti

con Giuliana Lojodice, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Alessio Venturini
Testo vincitore Premio Riccione per il Teatro 2007
Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro 2009 – miglior attrice protagonista
Produzione Arca Azzurra Teatro e Il Teatro Eliseo

Lo spettacolo è andato in scena:

Teatro Franco Parenti


via Pier Lombardo, 14 – Milano

fino a venerdì 15 ottobre