L’arte è più vicina

Nell’ambito del festival Attraversamenti Multipli, creato dal gruppo Margine Operativo, si colloca la proposta dello spettacolo TU_TWO, che adopera l’abitacolo di un’auto come spazio d’interazione performativa, scardinando la convenzione dei luoghi deputati all’arte e coinvolgendo senza filtri gli spettatori.

Decontestualizzare e diffondere l’arte sembra essere l’obiettivo del festival Attraversamenti Multipli, che si interroga sulle relazioni tra linguaggi artistici contemporanei e il presente, inserendo eventi in spazi urbani e in luoghi vitali della metropoli.
In questa prospettiva il momento della performance può consumarsi ovunque, nelle strade che abitualmente percorriamo, in uno spazio quotidianamente muto o adibito a tutt’altre funzioni.
Prendiamo ad esempio un’auto: i vetri oscurati dall’esterno, con un semplice panno. Sei spettatori alla volta vengono fatti accomodare a bordo, ed ecco che le porte si chiudono e inizia il viaggio. Un percorso mentale che si compie insieme agli attori, una coppia che agisce all’interno dell’auto; li guardiamo e siamo così vicini da percepirne i respiri: facciamo insieme parte dell’azione che influenziamo e arricchiamo a ogni movimento. La coppia è da principio muta, mentre lo stereo inonda l’abitacolo di voci che conosciamo: Pasolini, Benigni, Totò, e i manifestanti vittime del G8 di Genova. Il mondo, come lo immaginiamo ora è solo per noi e nel momento della performance. Siamo isolati e tirati dentro. Siamo fuori dal mondo e totalmente coinvolti, incastonati al centro della performance. La coppia prende coraggio e forse noi pure: i due ragazzi si baciano appassionatamente e non dispiace osservarli di profilo ora, mentre prima offrivano agli spettatori il capo chino e la visione della loro nuca.
La coppia distribuisce dei piccoli led luminosi, mentre lo spazio dell’auto sta per mutare forma ancora una volta; il ragazzo ha imbracciato una chitarra elettrica e la giovane ha un microfono e una buffa parrucca: ecco, siamo su un palco e siamo a un concerto rock! Ridiamo insieme, stemperiamo la tensione e illuminiamo con i piccoli led gli attori, che si esibiscono in uno spazio dilatato e gommoso, pronto a mutare forma e a ricreare se stesso.
La performance dura poco più di sette minuti e a un tratto le porte dell’auto si riaprono; gli spettatori scendono e si guardano in viso: i fortunati compagni d’avventura non hanno avuto nemmeno il tempo di battere le mani perché la percezione della fine e il rientro nella realtà ovattata si sono malinconicamente e abilmente sovrapposti, riscattando il tempo breve di un sogno, confuso e vivo.

Lo spettacolo è andato in scena:
Quadraro
via Selinunte, 57 – Roma
giovedì 6 dicembre, ore 21.00

TU_TWO – Due alla fine del mondo
di Tamara Bartolini, Michele Baronio
con Tamara Bartolini, Michele Baronio
soundscape Renato Ciunfrini