Decolla ma non vola

teatri-pistoiaAl Teatro Manzoni di Pistoia Uri Caine, Paolo Fresu e I Virtuosi Italiani accendono la platea solo nel finale – quando la vitalità del jazz prende il sopravvento.

“Storie di incursioni musicali” potrebbe essere il modo miglior di definire la serata di sabato 17 maggio al Manzoni di Pistoia.
Uri Caine, Paolo Fresu e I Virtuosi Italiani sono peraltro artisti abituati a lavorare e a produrre sia singolarmente sia collaborando con musicisti provenienti dai più svariati ambiti compositivi. Non è un caso, infatti, che sebbene più rigoroso, l’ensemble dei Virtuosi non disdegni di essere coinvolto in momenti jazzistici soprattutto nel finale, quando la serata si libera dagli schematismi. Caratteristica questa che si nota fin dal pezzo d’apertura che, dopo la compassatezza iniziale, si evolve a misura e si libera grazie anche all’ispirazione del primo violino, Alberto Martini.
È questo l’inizio di un alternarsi tra presente e passato, che si intrecciano con minore o maggiore convinzione – come nell’esecuzione della corale pop del pianista e compositore milanese, Massimo Colombo, il quale attinge ai Canti luterani scritti a partire dal 1523, ed è qui riproposto dai Virtuosi insieme a Paolo Fresu. Il musicista sardo dimostra grande maestria alternando, durante la serata, il flicorno e la tromba. Nei casi dei brani di Colombo e Galliano, però, l’esecuzione, seppur tecnicamente ineccepibile, non riesce completamente a coinvolgere.
Il pezzo Ossi, tratto dal disco che Fresu ha dedicato a Montale, introduce temi che saranno poi sempre più presenti, nel corso della serata, quando tutti gli interpreti saliranno sul palco.
L’entrata di Uri Caine, al piano, impone un ritmo più accelerato e coinvolgente sia per l’orchestra che per il pubblico, anche grazie alle strutture di alcuni tra i brani scelti.
La rivisitazione delle opere musicali di autori che hanno demarcato i cambiamenti della musica stessa continua con la rielaborazione – a opera di Fresu – di un brano di Monteverdi che termina in un finale languido e commovente.

Durante l’esecuzione degli ultimi brani, la serata si fa sempre più coinvolgente con una miriade di variazioni sul tema; la libertà e la maggiore incisione del crescendo sbloccano una certa ingessatura e gli applausi molto più calorosi del pubblico sottolineano il maggior gradimento per la verve jazzistica che anima il gran finale.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Manzoni – Pistoia
sabato 17 maggio, ore 21.00
Nell’ambito della Stagione Sinfonica Grandi Solisti 2013 / 2014:
Paolo Fresu (tromba e flicorno)
Uri Caine (pianoforte)
I Virtuosi Italiani (Alberto Martini violino e direttore-solista)