Philosophy for dummies

Natalino Balasso approda al Teatro Puccini di Firenze con un monologo filosofico/contemporaneo ricco di risate e riflessioni.

Una figura sola su un palco semibuio e semivuoto. Un comico che parla di religione, mitologia e filosofia, in dialetto. Un uomo che racconta la sua vita e quella del mondo in cui vive con una semplicità disarmante.

Il monologo teatrale, che Natalino Balasso ha presentato al folto pubblico fiorentino lo scorso 18 marzo, parla delle tragedie del mondo contemporaneo come solo il teatro può fare, con leggerezza e spensieratezza. Egli, in un vortice atemporale di aneddoti e racconti, spiega che l’uomo guarda il mondo in maniera distorta, per come lo desidera e non per com’è in realtà, e descrive la sua vita come una serie interminabile di episodi da farsa. Parla di guerra, stati, uomini e puffi proiezionisti come se ogni cosa facesse parte dello stesso sogno che è la vita stessa. Come se ogni singolo indizio fosse indispensabile per squarciare il Velo di Maya e riconsegnare così la veridicità di ciò che ci circonda all’uomo.

«Stiamo giocando a un gioco in cui le carte sono truccate e le regole sono tutte da scoprire» avverte Balasso «è un gioco antico che, quando sembra fare un passo avanti, sta solo prendendo la rincorsa per tornare al punto di partenza. Siamo dentro un film, ciascuno di noi recita un personaggio, chi meglio, chi peggio, ma tutti facciamo finta».

Natalino Balasso, qualora ce ne fosse bisogno, si dimostra ancora una volta un ottimo autore e attore. In Velodimaya, il suo «primo monologo sulla contemporaneità», mostra un’intelligenza fine e perspicace che utilizza per parlare di argomenti sconfortanti senza sconfortare, per lanciare un grido di aiuto senza spaventare, per parlare di guerra con gioia e di lacrime con il sorriso.

Il teatro torna a essere catartico e la commedia diventa strumento di riflessione. Il mondo ha bisogno del nostro aiuto per tornare a essere un posto accogliente, qualcosa in noi deve cambiare. L’intera umanità deve cambiare perché, detto tra noi, «visti da lontano, in questo nostro affannarci, anche nel nostro inciampare, facciamo ridere».

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Puccini
via delle Cascine 41, Firenze
venerdì 18 marzo ore 21.00

Velodimaya
di e con Natalino Balasso
una produzione Teatria srl