L’accesso dionisiaco all’arte

La trasposizione di Luigi Siracusa delle Baccanti di Euripide è un’ottima prova da parte della nuovissima generazione di autori e interpreti, capaci di esprimere al meglio la potenza del grande classico.

Il Festival Contaminazioni è un evento che si svolge ogni anno e che, come attesta con evidenza il suo nome, ha come fulcro tematico l’interdisciplinarietà, il rapporto e la sinergia tra forme espressive; attraverso la collaborazione di diverse prestigiose istituzioni della città di Roma, Contaminazioni è divenuta l’occasione per giovani artisti e attori di farsi conoscere al pubblico grazie a un ricco cartellone di spettacoli teatrali e l’esposizione di opere di autori emergenti.

In scena al Teatro India dal 18 al 23 settembre presso entrambe le sale, il Festival ha visto la partecipazione attiva da un lato dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dall’altra dell’Accademia nazionale d’Arte drammatica Silvio d’Amico; nel foyer del teatro un percorso espositivo ha accolto il pubblico proponendogli le produzioni di alcuni promettenti allievi dell’Accademia di Belle Arti, mentre i numerosi spettacoli in scena hanno portato la firma dei testi e delle regie degli allievi della Silvio d’Amico. Gli interpreti stessi sono stati giovani attori provenienti dall’Accademia, che hanno dimostrato con grande professionalità la loro competenza e l’importanza che oggi mantiene un istituto del genere. Questi elementi si sono manifestati chiaramente nello spettacolo andato in scena sabato 22 settembre, Vendemmia, rilettura efficace ed avvincente di uno dei classici immortali della tragedia classica, Le Baccanti di Euripide. Luigi Siracusa, autore del testo e della regia, riesce da un lato ad attualizzare il testo originale, o meglio a dimostrare l’infinita e incondizionata energia di un testo ancestrale della cultura di ogni tempo; dall’altro, proprio per questo, riesce ad esprimere tutta la potenza che il testo di Euripide mantiene a distanza di migliaia di anni.

Complici gli ottimi costumi di Diana Continanza e di Nina Chillemi, l’operazione di Siracusa riesce nel suo intento soprattutto grazie alle attrici in scena: le donne della stirpe di Cadmo, menadi invasate dal culto di Dioniso, capaci nella piena ebrezza di commettere atroci delitti. La loro prova è assai convincente, sia nell’allusione orgiastica e nel possedimento demonico, sia nei momenti di maggiore enfasi drammaturgica. Un’opera che viene trasfigurata in un’inedita collocazione, che però emerge esclusivamente nell’incipit (e che sarebbe stato interessante sviluppare maggiormente nel corso della messa in scena): Tebe diventa un casolare del Sud d’Italia, che non a caso è intrisa di quel paganesimo magico proveniente proprio dall’antica Grecia. L’uva e il vino come elementi di destabilizzazione sociale, capaci di destrutturare l’istituzione razionale della legge e della comunità; Dioniso come nemico da contenere perché capace di proiettare le più ingenui ancelle nel turbine della passionalità sfrenata; la vendetta spietata di Dioniso capace di mettere direttamente in scena l’atrocità della scena macabra del massacro. Si tratta, è evidente, di alcuni dei principi essenziali di tutta la cultura occidentale; re-immergersi in questa abissale profondità nel corso della propria maturità artistica è una sfida che tanto Siracusa quanto le giovani attrici hanno accettato nonché vinto, perché solo passando attraverso i grandi classici e attraverso i misteri orfici del culto dionisiaco si può arrivare a possedere in maniera completa la capacità di padroneggiare l’arte della recitazione.

Lo spettacolo è andato in scena all’interno del Festival Contaminazioni 2018
Teatro India
Lungotevere Vittorio Gassman 1, 00146 – Roma
22 settembre 2018, ore 20.00

Vendemmia
da Le Baccanti di Euripide
di Luigi Siracusa
regia Luigi Siracusa
scena Bruno Buonincontri
costumi Diana Continanza, Nina Chillemi
musiche Evelina Rosselli
illustrazione Caterina Rossi
con Cecilia Bertozzi, Anna Biasciari, Adele Cammarata, Anastasia Doaga, Carlotta Gamba, Ilaria Martinelli, Elena Orsini Baroni, Sofia Panizzi, Evelina Rosselli, Caterina Rossi, Lena Sebasti