Tra mito e realtà

Al Carrozzerie n.o.t ha debuttato in prima nazionale l’11 gennaio Vertenze politiche su una versione pornografica del Mito di Pasìfae, scritto e diretto da Johannes Bramante, con Francesca Accardi, Davide Paciolla e Guido Targetti. In scena fino al 14 gennaio lo spettacolo esalta l’universalità del mito insita nell’essere umano.

Vertenze politiche su una versione pornografica del Mito di Pasìfae chiude la trilogia del mito di Johannes Bramante, che nella scorsa stagione ha trionfato in scena con Alkestis 2.1 e Il complesso di Antigone, sempre nello spazio del Carrozzerie n.o.t.

Perfetto nel coniugare antico e moderno, ambientato ai nostri giorni, anche questo spettacolo inserisce nell’odierna società personaggi stradicati dalla mitologia greca, caricandoli di un linguaggio per nulla forbito e meno poetico, che rincorre inevitabilmente la dimensione tragica.
Troviamo così Minosse e Dedalo in giacca e cravatta, membri di quella che definiscono «una generazione fottuta», che sorseggiano whisky di continuo, mentre complottano all’interno della Creta Costruzioni Spa. È questa una società molto italiana, che si occupa di costruzioni, soprattutto nel settore turistico. Minosse, che è il presidente, vorrebbe costruire un grande resort all’interno della Pineta di Chiassi, ma un impedimento ostacola i suoi piani: l’ultimo esemplare di Toro Bianco in Italia, infatti, è radicato al suo interno e ciò preclude il permesso di edificazione. Minosse non vuole arrendersi alla legge italiana e insieme ai suoi amministratori delegati, Dedalo e Pasìfae, la «femminuccia isterica» del gruppo, cerca in tutti i modi di aggirare l’ostacolo ed è disposto persino ad assoldare un bracconiere per ammazzare quell’ultimo esemplare della specie, che considera soltanto «un filetto mancato».

Volano forti parole, nonché parolacce, tra i tre arrampicatori sociali, che in mente hanno diverse strategie. Se per arrivare in alto Pasìfae lotta per l’integrità e la trasparenza ed è d’accordo con gli assessori per costruire un resort dislocato, Dedalo è dall’avviso che sognare a occhi aperti è l’unica cosa che questa generazione sa fare, seppur dietro a ogni suo calcolo c’è un’anima matematica, mentre Minosse, che rinuncia alla sua carica per darla a Pasìfae così da farle fare una brutta figura, è sempre dell’idea che «è come appari quello che conta».

I dialoghi sono serrati, colpiscono e sorprendono lo spettatore come un fucile caricato a pallettoni, merito del lavoro eccezionale compiuto dai tre attori Davide Paciolla, Guido Targetti e Francesca Accardi, che non perdono mai la battuta, nonostante la complessità del testo scritto dal giovane Johannes Bramante, che ne cura anche la regia in modo egregio. Il triangolo imprenditoriale fatto d’amore e odio si unisce, spezza e ricompone in ogni entrata e uscita di scena, che vede gli attori muoversi anche tra il pubblico nell’attesa di un finale sorprendente, che riporta il tutto in una dimensione mitologica.

Vertenze politiche su una versione pornografica del Mito di Pasìfae resterà in scena al Carrozzerie n.o.t. fino al 14 gennaio e ha il grande pregio, nonostante il turbolento affaccendarsi delle situazioni, di far uscire lo spettatore dalla sala con la sensazione di tenere tra le mani un candido giglio, simbolo di purezza, lo stesso regalato a Pasìfae da Minosse, che solleva l’anima dallo stordimento generale.

Lo spettacolo continua:
Carrozzerie n.o.t.

Via Panfilo Castaldi, 28/a
fino a domenica 14 gennaio
orari: da mercoledì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
(durata 1 h e 30 minuti senza intervallo)

Compagnia Coturno 15 presenta
Vertenze Politiche su una Versione Pornografica del Mito di Pasìfae
di Johannes Bramante
regia Johannes Bramante
con Francesca Accardi, Davide Paciolla, Guido Targetti
disegno luci Marco Di Campli San Vito
musiche Mattia Castagna
assistente alla regia Adelaide Palmieri
ufficio stampa Maya Amenduni