Sogno o son desto?

Al teatro Studio Keiros è in scena fino al 16 marzo Viaggio inVerso, una pièce che incorpora Il Marinaio di Pessoa e Il colore di Bianca di Maria Enrica Prignani, una delle interpreti. Emozione e suggestione in scena.

Viaggio inVerso è il lavoro che Rosi Giordano ha realizzato, dal 14 al 16 marzo, servendosi di uno spazio suggestivo come quello del teatro Studio Keiros e la bravura infinita di Enrico Epifani, Giulia Bornacin e Maria Enrica Prignani. Di quest’ultima è uno dei testi, Il colore di Bianca, dal quale, insieme all’opera Il Marinaio di Pessoa, la rappresentazione prende spunto.
Tutto è bianco all’interno della scena, i sassi posti lungo il palcoscenico, i tre cilindri di peltro simili a delle gabbie al centro e i costumi dei protagonisti, curati sempre da una delle attrici: Giulia Bornacin.
A rompere il silenzio, tra il pubblico che occupa le sedie in semicerchio, Michele Albini, il quale attraverso vari strumenti a percussione, tra cui singolari tamburi, ha scandito il ritmo della narrazione, addolcendo l’atmosfera impregnata di poesia.
È un viaggio onirico, a tratti ipnotico, infatti quello vissuto da Bianca, Vera e il “Marinaio” Ruah. Proprio come nel dramma di Pessoa c’è un dialogo a tre voci, anche se tre non sono le fanciulle che vegliano una loro amica morta. In Viaggio inVerso la defunta è rediviva. «Le mani non sono vere, sono misteri», con queste parole si presenta al pubblico avvolta nel suo abito candido. «Il mio mondo immaginario è il mio unico mondo vero. Sono stanco di aver sognato, ma non sono stanco di sognare», si ode invece dalla voce del marinaio, mentre l’altra protagonista, Vera, che ha anche tutto il volto truccato di bianco, afferma di essere unica perché esiste e di volere un tempo scandito.
Tutto così diventa un luogo non luogo e la pioggia, riprodotta accartocciando della carta velina, rapisce i sensi in un conturbante vortice di sensazioni. I movimenti scenici sono a volte frenetici, altre volte rallentati e il sudore traspare durante la delicata e particolarissima grande prova di attori. Mimica, perfetta dizione e piedi scalzi, dai quali si evince uno sforzo non indifferente, fanno prendere quota al Viaggio inVerso con un ritmo incalzante e quasi magico, come il rumore delle onde del mare che nel frattempo vengono riprodotte.
Quel mondo immaginario è in realtà vero e sognare equivale a possedere per trovar finalmente la quiete; questo il messaggio incanalato nelle parole, dove «La vita è un gomitolo che qualcuno ha aggrovigliato».

Lo spettacolo è in scena:
Teatro Studio Keiros
via Padova, 38a – Roma
orari: venerdì 14 e sabato 15 marzo ore 21.00, domenica 16 marzo ore 18.00
(durata 50 minuti circa senza intervallo)

Viaggio inVerso
regia Rosi Giordano
con Enrico Epifani, Giulia Bornacin, Maria Enrica Prignani
percussioni e voce Michele Albini
costumi Giulia Bornacin
luci Michele Favorito