L’amor che move il sole e l’altre stelle

Per celebrare degnamente la XIII giornata mondiale della poesia, il Teatro Sala Uno propone un evento di raro e altissimo spessore culturale: si tratta di una lectura Dantis, con brani scelti dalla Vita Nuova di Dante Alighieri, ad opera di Paolo Antonio Simioni e con il soave commento musicale di Giuseppe Paolo Cecere.

Il tema amoroso trova qui la sua espressione trascendentale e i versi, decantati in lingua volgare e la musica sovrana, risultano tanto potenti da creare nell’animo del pubblico un permanente stato di grazia. Trionfo.

Il Teatro Sala Uno di Roma, in occasione della XIII giornata mondiale della poesia, rende omaggio alla poetica del padre della lingua italiana, Dante Alighieri, con lo spettacolo-concerto Vita nuova. L’attore Paolo Antonio Simioni legge alcuni passi selezionati della prima opera di Dante, che fu composta 720 anni or sono privilegiando l’uso della lingua volgare, per restituire l’immediatezza dei versi, in barba al mero formalismo stilistico. Tema centrale dell’opera dantesca, composta da 42 capitoli e 31 liriche, è l’amore, celebrato come motore della vita umana. Si può riassumere la trama dell’opera in tre momenti della vita di Dante: una prima fase in cui Beatrice gli concede il saluto, instillando nel poeta uno stato di beatitudine e salvezza, una seconda in cui ciò non gli è più concesso e la cosa arreca a Dante una profonda sofferenza, ma anche un’importante maturazione (Dante non vuole più ottenere da Beatrice qualcosa in cambio, ma semplicemente lodarla, con un amore fine a se stesso), una terza in cui Beatrice muore e il rapporto non è più tra il poeta e la donna amata, ma tra lui e l’anima di lei. Negli ultimi passaggi del capolavoro dantesco, l’amore si svincola dai confini terreni e umani, acquista un senso universale, filosofico e metastorico. Simioni si accosta alla lettura metrica della Vita nuova con eleganza e precisione ed è accompagnato dalla performance musicale del maestro Giuseppe Paolo Cecere che sceglie per l’occasione una selezione di composizioni datate tra il XIII e il XIV secolo, per ricreare l’atmosfera che fu culla dell’amor cortese. Lo spettacolo è meraviglioso e, al termine dell’esibizione, il pubblico in sala applaude cosi a lungo da costringere l’attore e il musicista a ripetere per cinque volte l’uscita di ringraziamento. Potenza dell’arte e dell’amore.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Sala Uno
piazza di Porta S. Giovanni, 10 – Roma
mercoledì 21 marzo, ore 21.00

Vita Nuova
con Paolo Antonio Simioni
musiche Giuseppe Paolo Cecere