Cosa resta degli anni ’80

tordinona-romaAl Teatro Td IX Tordinona di Roma Alessandra Magrini è in scena fino al 2 marzo con Volevo essere Raffa, spettacolo da lei prodotto che omaggiando la Carrà racconta i sogni e le illusioni di una bambina cresciuta attraverso la televisione. Le sorprese non mancheranno.

Tutto nasce da un diario, quello ritrovato in soffitta dalla nonna della protagonista, che cresciuta col mito della Carrà si veste come lei indossando una parrucca bionda.
Volevo essere Raffa esplora così tutte le emozioni di una donna, che da bambina fermava su carta le riflessioni più importanti che caratterizzavano alcune sue giornate.
Personaggi dei cartoni animati e televisivi occupano quelle pagine, alle quali sono state affidate confidenze di ogni tipo. Nel frattempo vengono trasmessi a ripetizione da una televisione presente sul palco tanti spezzoni di programmi cult degli anni ’80 – ’90 (Il gioco delle coppie, La ruota della fortuna, Maurizio Costanzo Show, Drive in, Non è la Rai), che si uniscono a oggetti come il telefono e il barattolo in vetro con i fagioli, che hanno reso celebre la Regina del piccolo schermo: Raffaella Carrà appunto. «Una barbie in carne e ossa, dallo sguardo rassicurante» alla quale si è sempre ispirata e che invoca, come una sorta di Madonna, nei momenti di sconforto.
Nella piccola sala Strasberg rivivono così Topo Gigio, che però si rifiuta di parlare e cantare con l’imitazione di un mito e alcuni dei brani più famosi della Raffa Nazionale come A far l’amore comincia tu, Fiesta e Pedro. Canzoni riadattate da Antonio Carboni, che esegue con la chitarra, e che la voce della Magrini, accompagnata da due Carràmba boys scelti tra il pubblico – uno dei quali è il sottoscritto – ripropone, intervallando il sentito monologo.
Un testo apparentemente irriverente che nasconde un velo di malinconia nel suo essere trash. Pur divertendo, infatti, lo spettacolo di Attrice Contro lascia ampio spazio a quelli che sono diventati pensieri comuni appartenenti a quella generazione, che senza lavoro e senza più sogni, trova nel ricordo degli anni passati uno scampolo di quella Felicità ta ta che la Carrà cantava nella Canzonissima del ’74.
La scoperta della sessualità e la voglia di lavorare all’interno di quel contenitore che proietta emozioni sono due temi delicati, che l’attrice racconta sempre con un filo d’ironia, mettendo in gioco bravura e sentimento, perché oltre che per la showgirl rivoluzionaria della televisione c’è anche tanto amore per il teatro, che emerge soprattutto nei momenti di improvvisazione. I due Carràmba boys, che poi diventeranno i due Marò, infatti, si sono messi in gioco, così come un’altra ragazza del pubblico, grazie alle spiccate capacità della Magrini, che tra un ballo e una canzone non hai mai perso la forte autoironia che le appartiene.
Volevo essere Raffa con le sue sorprese continuerà a far tanto Rumore presso il Teatro Td IX Tordinona fino al 2 marzo e se volete farvi raccomandare provate a scrivere una lettera anche voi come la protagonista di questo esilarante spettacolo, o magari a fare una telefonata, basterà semplicemente dire Pronto… Raffaella?

Lo spettacolo continua:
Teatro Td IX Tordinona – Sala Strasberg
via degli Acquasparta, 16 – Roma
fino a domenica 2 marzo
orari: da giovedì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
(durata 1 ora e mezza circa senza intervallo)

Teatro Td IX Tordinona e Compagnia Teatrale Indipendente AttriceContro presentano
Volevo essere Raffa
di Alessandra Magrini
con Alessandra Magrini
musiche Antonio Carboni