Nell’incantevole cortile del Chiostro Campitelli, a due passi dal Parco Archeologico, con il tempio di Apollo Sosiano, il Portico di Ottavia e la Casa dei Vallati a far compagnia, i Concerti del Tempietto continueranno fino a dicembre ad appassionare con l’ascolto di capolavori immortali da parte talentuosi esecutori.

Concerti del Tempietto del Festival Musicale delle Nazioni non è solamente una delle poche occasioni in cui la Capitale propone musica classica all’aperto nel corso della propria stagione estiva, ma è ormai un appuntamento istituzionale e imprescindibile per l’incontro con musicisti di alto livello e l’immersione nell’atmosfera che ne deriva dall’ascolto. Anche quest’anno, pur in assenza dell’apporto del turismo estero e nella complessità dell’organizzazione logistica determinata dalla volontà di far esibire anche chi proveniente dalle più prestigiose scuole europee, la manifestazione gode dell’affettuosa presenza del pubblico locale e del contributo di splendidi interpreti di programmi mai banali e spesso accattivanti.

Quanto previsto il 4 agosto, infatti, conferma la vocazione artistica e l’intrattenimento di qualità dell’ambizioso e variegato programma eseguito da Margherita Miramonti al violino, Flavia Feudi al clarinetto e Maddalena Miramonti al pianoforte, ognuna delle quali vanta la partecipazione a numerose competizioni e festival di livello internazionale.

Anticipata dalle poesie di Angelo Silvio Novaro (Che dice la pioggerellina di Marzo?) e Gabriele D’Annunzio (L’onda dalla raccolta Alcyone), la parte musicale si è aperta con la Suite per violino, clarinetto e pianoforte Op. 257 b di Milhaud. Articolata in quattro movimenti, Ouverture, Divertissement, Jeux  e Introduction et fina, la composizione non risulta particolarmente complessa nell’incrocio delle linee contrappuntali, ma è suggestiva nello sviluppo e ha potuto sfoggiare una resa dinamica e precisa nell’alternare le sue modularità dai toni più vivaci a quelli più pacati. Si è poi passati alla sontuosa Sonata n. 2 in Sol Maggiore per violino e pianoforte di Ravel, che ha esaltato l’intesa tra le Miramonti e la capacità delle due di interpretare dialogando il rinnovamento delle forme del passato attraverso innesti di parti jazz e blues realizzata dallo straordinario compositore francese.

La serata è proseguita con il romantico Gran Duo Concertante Op. 48 di von Weber, ultima opera dedicata dal maestro tedesco al clarinetto e concepita come lavoro strutturato per due solisti, le cui parti vengono a giustapporsi con analogo protagonismo. Solida Flavia Feudi, ma eccellente ancora una volta Maddalena Miramonti nel restituire le sfumature emotive del pezzo, nel muoversi in maniera tecnicamente efficace tra tonalità vigorose, minori e vivaci e nel dosare il proprio ruolo rispetto al clarinetto fino all’energico finale, nonostante la sua postura un po’ ingessata paia addirittura limitarla nell’espressione.

Più debole l’esecuzione da Hačaturjan del Trio per violino, clarinetto e pianoforte, soprattutto a causa di un ultimo movimento un po’ troppo compassato rispetto al tempo previsto, ma meraviglioso il valzer finale da Strauss, quando le tre sembrano aprirsi e lasciare libero sfogo al suo ritmo solenne.

Il concerto si è svolto all’interno del Festival Musicale delle Nazioni
Concerti del Tempietto – Roma
Notti Romane al Teatro di Marcello
Chiostro di Campitelli al Teatro di Marcello
Piazza Campitelli 9, Roma
martedì 4 Agosto 2020 ore 20.30

Von Weber Milhaud, Ravel, Hačaturjan
Trio per violino, clarinetto e pianoforte

Flavia Feudi (clarinetto)
Margherita Miramonti (violino)
Maddalena Miramonti (pianoforte)

Musiche di D. Milhaud (Suite per violino, clarinetto e pianoforte Op. 257 b)
M. Ravel (Sonata n. 2 in Sol Maggiore per violino e pianoforte)
C. M. von Weber (Gran Duo Concertante Op. 48)
A. Hačaturjan (Trio per violino, clarinetto e pianoforte)

ore 19.45 – Visita guidata nell’ Area Storica del Teatro di Marcello
(riservata ai possessori del biglietto del Concerto)