La danza donna

Due prime nazionali e due performance per sole donne al sesto giorno di Oriente Occidente Dance Festival, per raccontare a che punto è la notte dell’autodeterminazione del sé e per rammentarci che la storia del mondo è tutta racchiusa in un ventre.

Nel suo saggio sulla narrazione come unico strumento per definire la propria identità, dal titolo Tu che mi guardi, tu che mi racconti (Feltrinelli, Milano, 1997), la filosofa Adriana Cavarero sostiene che «la categoria di identità personale postula sempre come necessario l’altro» poiché, in quanto noi tutti esseri dotati di un Io al contempo espositivo e relazionale, siamo obbligati a instaurare rapporti interpersonali e ad apparire sempre a qualcuno (d’altronde, «non si può apparire se non c’è nessun altro»). Partendo da questo presupposto, risulta semplice capire il pensiero che sta alla base dell’ultima creazione della compagnia Wang Ramirez, YouMe. You are You and Me I’m Me, presentata in prima nazionale all’Oriente Occidente Dance Festival di Rovereto. Posizionando tre donne sul palcoscenico e dando loro spazio per narrarsi, infatti, Honji Wang e Sébastien Ramirez si cimentano in una ricerca del sé a più voci, presentando prima -e sovrapponendo poi- le varie discipline artistiche incarnate da Sara Jimenez, Kalliopi Tarasidou ed Elsa Guiet, in un susseguirsi di intersezioni volto a «costruire un dialogo […] tra grintose figure femminili, bellicose e complici».

Divise da codici linguistici ed espressivi diversi, ma accomunate da una necessità viscerale di auto-narrazione e auto-definizione, le tre interpreti (quattro, se si conta Raquel, il violoncello della francese), sono guidate nei movimenti da una lungimirante e attentissima Wang, che le invita a instaurare una comunicazione dapprima titubante e poi sempre più assertiva in cui scoprire e scoprirsi, non di rado con quel senso di meraviglia ed eternità tipico del gioco infantile. Il progetto, «nato in parte da una residenza “virtuale”» presso il Festival, rappresenta la «naturale evoluzione del fortunato lavoro Felahikum che sette anni fa, nel 2015, aveva immortalato sulla scena il dialogo interculturale tra Honji Wang e la stella del flamenco contemporaneo Rocío Molina».

Ed è proprio il dialogo fra corpi ed espressioni artistiche opposte a rendere YouMe una performance degna di nota, nonostante le piccole pozze di banalità in cui si impantanano i piedi frenetici della spagnola e le articolazioni a molla della greca. Al di là degli assoli un po’ troppo deboli e della scenografia fuorviante nel suo minimalismo, infatti, la ricerca del sé firmata Wang Ramirez raggiunge il suo apice nei movimenti corali, veri e propri punti nevralgici della coreografia del duo: quando gli sguardi si sovrappongono e il mero sfoggio delle proprie abilità si tramuta in contaminazione di generi e di confini, YouMe. You Are You and Me I’m Me riesce a creare una simbiosi estremamente poetica tra le capacissime alterità sul palco, senza però mettere a repentaglio la loro unicità.

In seconda serata, diversa per intenzione e tensione narrativa, la direzione coreutica di Carlo Massari strappa il pubblico dalle trasognate atmosfere del primo spettacolo per immergerlo in un’atmosfera caliginosa in cui il grigio delle macchine e il rosso dell’emergenzialità la fanno da padrone. Partendo da La sagra della primavera di Igor’ Fëdorovič Stravinskij (opera, tra l’altro, già affrontata dal direttore artistico della C&C Company nel lontano 2011, durante la sua militanza come danzatore tra le file del Balletto Civile della Lucenti), Massari mette in piedi una società distopica degna della Atwood per indagare «la propensione contemporanea al sacrificio e il diritto – che qualcuno si arroga – di decidere per gli altri». Infatti, se nel balletto stravinskiano un cerchio di anziani saggi richiedeva e assisteva al sacrificio propiziatorio di una vergine per ingraziarsi Jarilo, dio della fertilità, della giovinezza e della primavera nella mitologia slava, in Right, opera in coproduzione con la compagnia Opus Ballet di Firenze, ci troviamo davanti a una situazione decisamente più complessa, che richiede sacrifici più ingenti: gli uomini fertili sono terminati e le donne, uniche a essere ancora feconde, sono le «uniche superstiti per procreare», che lo vogliano o no.

Sullo sfondo di una scenografia semplice e convincente, il topos orwelliano si dipana senza indugi tra donne/bestie da allevamento e infermiere/operaie, instaurando un rapporto di vittime/carnefici di prevedibile (ma pur sempre efficace) risoluzione. Non pochi, inoltre, sono i quadri che restano impressi nella memoria, dalla Mamma che fuma come il minatore enfisematico del film-poesia Prometheus di Tony Harrison all’impollinazione artificiale di quei fiori carnali e illibati che sono Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Giuseppina Randi e Rebeca Zucchegni.

Nonostante le inevitabili sbavature tipiche di un debutto e la ripetitività di alcuni passaggi (mantenuti forse più per rispetto della composizione musicale che per effettivi motivi narrativi), Right riesce comunque a denunciare la rinnovata deriva autoritaria e patriarcale sul corpo femminile (e sui corpi in generale) da parte delle istituzioni di tutto il mondo -dal divieto di aborto oltre le sei settimane di recente introduzione nel Texas alla moltiplicazione “miracolosa” degli obiettori di coscienza nel Belpaese (al 68,4% tra i ginecologi), checché ne dica la legge 194 (secondo la quale lo Stato deve garantire che una donna che si reca in ospedale abbia l’opportunità di trovare sia un medico obiettore che uno non-obiettore nello stesso turno, cosa che, ovviamente, non avviene)-, e lo fa con coraggio e caparbietà, proprio come fece Stravinskij nel lontano 1913.

Gli spettacoli sono andati in scena all’interno di Oriente Occidente
location varie, Rovereto (TN)
mercoledì 8 settembre 2021

ore 20:30
Auditorium Melotti
YouMe. You Are You and Me I’m Me
una produzione Wang Ramirez

creazione e direzione artistica Honji Wang e Sébastien Ramirez
coreografia Honji Wang
assistente alla coreografia Marco Di Nardo
drammaturgia Wang Ramirez
danza Sara Jimenez e Kalli Tarasidou
musica Elsa Guiet, Fernando Egozcue Folgueras, Pablo Martin Jones
violoncellista Elsa Guiet
suono Javier Alvarez e Jorge Cañón
scenografia Wang Ramirez
luci Guillaume Bonneau
costumi Annamaria Di Mambro
tecnica suono Jorge Cañón
tecnica luci Guillaume Bonneau

coproduzione Festival Regarding, Festival of new interpretation – Tel Aviv, Théâtre de la Ville – Paris, Scène nationale d’Albi, Oriente Occidentecon il supporto di Regional Cultural Affairs Directorate Occitanie, Regional council Occitanie/Pyrénées-Meéditerranée, County council Pyrénées Orientales e Foundation BNP Paribas, Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea

Honji Wang & Sébastien Ramirez sono artisti associati del Théâtre de la Ville – Paris e artisti supportati dall’Archipel – scène nationale de Perpignan

ore 22:00
Teatro alla Cartiera
Right
una produzione C&C Company | COB Compagnia Opus Ballet

creazione Carlo Massari
performer Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Giuseppina Randi e Rebeca Zucchegni
con la partecipazione di Viola Agnese, Anna Maria Avellino, Sveva Carotta, Cristina Codecà, Camilla Durato, Barbara Frinolli, Alice Gatti, Patrizia Pucci, Agnese Righetto, Ambra Tachi e Lucia Vigagni
collaborazione artistica Emanuele Rosa
coordinamento progettuale Rosanna Brocanello
rielaborato da Le sacre du Printemps di I.F.Stravinsky
supporto tecnico Francesco Massari
consulenza generale Laura Pulin
contributo organizzativo Federico Grilli

coproduzione Teatro Stabile del Veneto, Oriente Occidente e Associazione Culturale Mosaico Danza/Interplay Festival
con il sostegno di Progetto internazionale Étape Danse, realizzato grazie a Mosaico Danza/Interplay Festival in partnership con Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza/Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare, Festival Torinodanza/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Centro di Residenza Intercettazioni/Circuito CLAPS
segreteria di produzione Margherita Fantoni

progetto vincitore del Premio CollaborAction#5
CollaborAction XL | azione Network Anticorpi XL supporto per la danza d’autore