Non tutti i ladri vengono per nuocere

teatro_il primoRosario Ferro e la Compagnia Bianca Sollazzo divertono il pubblico del teatro Il Primo con Il Ladro ovvero Tazio mariuolo gentiluomo.

Per il terzo spettacolo della sua nuova stagione teatrale, Il Primo sceglie la commedia e lo fa affidandosi a un Rosario Ferro decisamente in forma che, in veste di regista e attore, strappa risate alla platea con questo testo scritto da Angelo Rojo Mirisciotti, semplice nella forma, ma efficace.
La trama è presto detta. L’avvocato Elia Sodano dorme sereno nel suo piccolo appartamento borghese, quando d’un tratto viene svegliato da alcuni rumori sospetti. Si reca così nel salone (che è poi la scena unica in cui si svolge l’intera opera) per scoprire, non senza rammarico e una buona dose di spavento, che è venuto a fargli visita un topo d’appartamento. Non è però il classico ladro scaltro e minaccioso a cui si potrebbe pensare, quanto un povero disgraziato che, oltre a versare in cattive acque economicamente parlando, è soprattutto un buffo pasticcio di acciacchi. Dolori vari – che cerca di tenere a bada con pillole e improbabili rimedi della nonna, che non manca di portare con sé neppure quando tenta di svaligiare un appartamento. Uno sfortunato, insomma, che siamo certi non potrebbe nuocere a una mosca. Dopo un’impacciata colluttazione che mette a nudo l’indole decisamente goffa di entrambi, Sodano immobilizza il ladro Tazio e provvede a chiamare i carabinieri. Tuttavia, non è il solo a denunciare un furto a Napoli e così, come tanti altri, ha da attendere che si liberino gli agenti. È proprio in questo lasso di tempo che Elia e il ladro iniziano una conoscenza reciproca che dissolve l’iniziale diffidenza e che condurrà poco alla volta a un finale non inatteso, quanto però piacevole e sperato. In quest’asse temporale, inoltre, fanno capolino una serie di simpatici personaggi che arricchiscono la storia e forniscono materiale utile alla messa in scena delle varie gag, di carattere principalmente verbale.

Proprio per quanto riguarda le varie figure presenti nel testo, è chiara sin da principio la volontà di giocare con gli stereotipi e così, l’avvocato è pignolo e zelante, la portinaia e sua figlia ignoranti e grossolane, la fidanzata russa di Elia avvenente, avida e arrivista, e i carabinieri tonti, maldestri e approssimativi, come se venissero fuori da una di quelle tipiche barzellette che su di loro si narrano. Palese anche il legame con la terra in cui il testo nasce, Napoli. Da qui, il ricorso ricorrente al dialetto e agli intercalari tipici, nonché l’ironizzare su quelli che sono gli aspetti solitamente attribuiti alla città e ai suoi abitanti come la faciloneria e l’approssimazione. E appunto di ironia si tratta, leggera, senza volontà di scherno o d’offesa, senza presunzione.

Del resto l’intento di questa commedia non è né pedagogico né moralistico, chiede soltanto di divertire. E ci riesce, grazie al testo semplice, non pretenzioso, sostenuto da attori convincenti, macchiette che però restano sullo sfondo rispetto alla simpaticissima figura di Elia, interpretata abilmente da Rosario Ferro, che si muove sul palcoscenico in modo disinvolto e spontaneo. La costruzione dei personaggi non può dirsi proprio originale e non tutte le battute colgono nel segno risultando talvolta un poco ingenue, ma nel complesso la commedia risulta piacevole e assai divertente. La platea che ride spesso e fragorosamente ne è testimone.

Lo spettacolo continua
Teatro Il Primo
Viale del Capricorno 4, Napoli
Dal 24 ottobre al 2 novembre 2014
Venerdì ore 18.30 – sabato ore 21.00 – domenica ore 18.00

Il Ladro ovvero Tazio mariuolo gentiluomo
di Angelo Rojo Mirisciotti
regia Rosario Ferro
con Rosaria Ferro, Diego Sommaripa, Anna D’Amato, Pino Pino, Paola Mirisciotti, Rossella Argo
Scene Clelio Affinito
Disegno luci Enrico Scudiero