Danza della vita e della morte

Alla Tenuta dello Scompiglio di Vorno va in scena la performance Afternoon, immersa e a completamento dell’installazione, omonima, firmata da Francesca Banchelli.

La nuda terra accoglie i visitatori, ampi pannelli ne delimitano gli spazi proponendo immagini abbozzate di donne, uomini, incontri. L’azzurro e il rosa a delineare corpi dal tratteggio espressionista, che rimandano a forme di amore e a infinite possibilità, le quali lasciano aperto lo spazio a ulteriori interpretazioni.

Ombre, fantasmi sui pannelli di tessuto ma anche tra noi visitatori in questo limbo tutt’altro che purgatoriale. Attraverso uno spiraglio lo spettatore si fa voyeur di suggestioni molto diverse fra loro: pare quasi di muoversi tra visioni di vita e di morte. Le nascite vedono i corpi che imparano a sollevarsi e a cercarsi in un bisogno spasmodico, lacaniano, di tornare ad abbracciare il seno materno. E attraverso la figura primigenia dalla quale siamo stati per sempre separati, ritrovare un incontro con l’altro da sé mai così appagante, mai altrettanto totalizzante – eppure alla base del nostro comune istinto, di specie, alla socialità.

Altrove le tinte si fanno più fosche: è il nero a prendere il sopravvento, come se l’incontro con l’alterità porti anche allo scontro, alla sopraffazione, a corpi che si cercano per respingersi, per fagocitarsi o annullarsi reciprocamente.

E il corpo, i corpi, il visitatore li scopre attraverso il senso della vista, ma anche attraverso i gesti nello spazio dei performer, e questi ultimi utilizzano – come medium – il contatto tattile, carezzevole, in certo senso profondamente femminile – come lo sguardo complessivo che l’artista, Francesca Banchelli, ha imposto alla propria ricerca, almeno in quest’opera intermediale che si struttura tra pittura, musica, interazione e performance.

Tra i pannelli dipinti, tra immagini che virano tra il simbolismo e l’espressionismo, assistiamo a una specie di danza della vita – ove la lentezza dei movimenti accentua l’espressività dei corpi, ove un vago sentore primordiale si affaccia ad afferrare la nostra comune radice antropologica.

Per apprezzare appieno l’installazione/performance occorre, però, un altro elemento: la dimensione temporale. Bisogna lasciarsi il tempo, come viaggiatori in terra straniera, di apprendere il nuovo linguaggio, il significato del segno, rispettando il ritmo impresso dai performer, indugiando col piede sul più piccolo frammento di legno bruciato, con l’orecchio teso a ogni rumore che interrompe o intercala il flusso costante di note in sottofondo.

Tra la continua ricerca di una propria identità e un anelito a un amore senza distinzione, tra imago sospese e quadri viventi, tra sculture che riprendono vita e visitatori assorti come statue di cera, si esiste e si muore ma la rinascita è sempre possibile – finché il ciclo dell’eterno ritorno non sarà spezzato per nuove realtà.

L’installazione con performance è stata presentata:
Tenuta dello Scompiglio
via di Vorno, 67 – Vorno (Lucca)
sabato 22 aprile 2023, ore 17.00
le prossime repliche: il sabato, nelle giornate del 6 e 20 maggio, 17 giugno, 1° e 15 luglio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Francesca Banchelli presenta:
Afternoon
a cura di Angel Moya Garcia
musiche originali Emiliano Zelada
performer: Sara Capanna, Barbara Carulli, Chiara Casiraghi, Giulia Gilera, Ana Luisa Novais, Emanuel Santos, Michele Scappa e Luca Zanni

Fotografia: Francesca Banchelli, Afternoon, 2023, courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio, foto di Leonardo Morfini