Tra cielo e terra

Danza e teatro ancora protagonisti di questa terza e, purtroppo, ultima giornata di Orizzonti Verticali, edizione 2022.

Per il primo spettacolo in programma, ci si trasferisce nella splendida cornice del Giardino del Monastero di San Girolamo, che ha sostituito più che degnamente la sede precedentemente scelta, dove la Compagnia di Tiziana Arnaboldi mette in scena Autour du corps. Evoluzioni di corpi celesti che si approssimano e separano forse per formare aggregazioni più complesse. Rimanda a una passeggiata nel cosmo, questa performance di danza, ma l’eccessiva leziosità deprime la partecipazione emotiva. Si guarda distaccati il procedere e l’incedere delle due performer – quasi nuotassimo tutti a mezz’aria – sino a quando le stesse indossano delle simil-gonne, costruite con cerchi concentrici, e la musica di sottofondo cambia radicalmente. A questo punto lo spettatore riemerge nel futuro distopico di Metropolis, film muto del 1927, con una tra le danzatrici che pare imitare gli operatori del capolavoro di Fritz Lang, che si affannavano con le lancette di un gigantesco orologio. Ma è solo un breve intermezzo: lo spettacolo si chiude con rimandi, non sappiamo quanto voluti, all’iconografia egizia mentre una serie di cerchi si trasformano in un curioso copricapo per il quadro vivente finale. Una performance che si apprezza per la precisione esecutiva ma che non coinvolge – soprattutto da un punto di vista emozionale.

Rocca di Montestaffoli, palco vuoto, luci fisse: Marco Baliani entra in scena per il monologo Opposti flussi. La parte iniziale è interessante volendo analizzare la differenza tra parola scritta e orale: soggetta, quest’ultima, a mutamenti ogniqualvolta passi da una bocca a un’altra. I fatti e i protagonisti delle narrazioni assumono dimensioni sempre maggiori: gli animali si trasformano in mostri, gli incontri si arricchiscono di avventure, gli uomini si vestono dei panni degli dei o, più pacatamente, degli eroi. Il racconto, all’inizio, scivola via godibile, ma a misura Baliani diventa sempre più logorroico. All’asciuttezza della lettura si sostituisce l’enfasi. La chiarezza della prima parte diventa sempre meno tale, il racconto insegue mille rivoli di senso o argomenti, a volte anche personali, mentre gli opposti flussi del titolo si offuscano sempre più in un orizzonte nebbioso di senso. Prima gli scontri tra gli dei dell’Olimpo e la madre Terra, in un racconto infinito; poi, le storie della tradizione africana. E infine un’incursione nella realtà che stiamo vivendo, che vorrebbe affrontare tematiche quali l’ecologia e la guerra in Donbass con un’approssimazione degna degli innumerevoli, inutili e fuorvianti talk show televisivi dove la ragione e il ragionare sono sostituiti dagli slogan e dalla partigianeria enfatica. Pensare di risolvere il problema del surriscaldamento globale con i pannelli solari o le massime della ragazza ‘con le treccine’ fa il paio con il tentativo di liquidare una guerra, che non si è fatto nulla di serio per impedire, ossia quella nel Donbass, come frutto delle mire espansionistiche russe – negando, così, agli abitanti delle Repubbliche indipendentiste di avere delle aspirazioni, dei desideri, dei sogni propri (oltre che dei diritti, quali quello all’autodeterminazione).

Abbiamo ammirato Baliani in altri spettacoli, pregnanti, dedicati a temi storici e non specifici, di approfondimento e coinvolgenti. Siamo rimasti spiazzati da questo fiume in piena che parla di molto ma sedimenta poco. Peccato, perché la prima parte dello spettacolo ragiona sul ruolo di attori e attrici, sul peso della parola e della sua interpretazione, sull’importanza della presenza fisica e del confronto con il publico non solo per fare teatro ma per ‘esserci’ come esseri umani.

Gli spettacoli sono andati in scena nell’ambito di Orizzonti Verticali 2022:
Horti conclusi – Visioni prospettiche
San Gimignano, varie location

sabato 27 agosto, ore 19.30
Giardino di San Girolamo
Compagnia Tiziana Arnaboldi presenta:
Autour du corps
coreografia Tiziana Arnaboldi
con Eleonora Chiocchini e Françoise Parlanti

ore 20.30
Rocca di Montestaffoli
Opposti flussi
di e con Marco Baliani

Nella foto: Marco Baliani in Opposti flussi (foto di Sofia Giuntini).