Da non perdere, Il condominio, uno spettacolo di e con Cinzia Spanò, andato in scena all’Elfo Puccini fino al 1° luglio. Il sottotitolo recita “Uno spettacolo superficiale con qualcosa da dire” che, aggiungiamo, risulta perfetto per passare un’oretta di spassoso divertimento che, con intelligenza e irriverenza, fa anche riflettere su quanto ci ha cambiati (in peggio) la pandemia.

Ogni mattina, in un condominio di Milano, uno dei condòmini si alza e sa che dovrà correre più veloce di colui che sta abbandonando abusivamente la stampante in giardino – in barba a qualsiasi disposizione condominiale e codice Amsa – altrimenti la punizione divina del comune si scaglierà su tutto il condominio con feroci multe.

È un sunto molto succinto di quello che ci racconta Cinzia Spanò nel suo divertentissimo one-woman-show scritto, interpretato e messo in scena da lei con l’aiuto alla regia di Valeria Perdonò. Si tratta di “istantanee di ordinaria follia” perché il racconto di Cinzia è scandito dalle foto della chat di condominio (ovviamente con i messaggi resi anonimi e senza informazioni sensibili) all’interno della quale anche lei è stata una delle vittime silenti. Sin dal mattino presto, i suoi vicini di casa si scambiano messaggi per assicurarsi che tutto scorra in maniera ordinata e disciplinata con alcuni grandi leit-motiv – soprattutto in tempo di pandemia: lo (s)corretto smistamento dei rifiuti nell’area della differenziata; i segni della bici nell’ascensore; oggetti ingombranti lasciati in giardino; lamentele per gli schiamazzi a tarda ora. Chi di noi non ha mai avuto almeno un vicino che si lamentasse dei rumori, della bici o della macchina parcheggiate male; degli arredi non a norma sul balcone? Ma a Milano, oltre a tutto questo, c’è un upgrade: di sicuro, almeno una volta nella vita, qualcuno vi romperà l’anima per la differenziata, perché siamo molto sensibili all’argomento dato che buttare il rifiuto sbagliato nel contenitore sbagliato costa delle salatissime multe a tutto il condominio.

Gli screenshot di cui ci rende testimoni Spanò a volte rasentano l’assurdo, a volte l’inquietante: tra teorie complottiste che manco Napalm 51 e stili investigativi che “Sherlock scansati proprio”, assistiamo a dei deliri intorno a sporcizia delle scale e problemi di differenziata che lasciano basiti per quanto fervore stimolano nei condomini e viene da pensare che questa gente non abbia di meglio da fare. E un po’ è vero visto che gran parte degli episodi che l’attrice ci racconta, si sono concentrati negli ultimi due anni di pandemia (e per lo più nei giorni di lockdown) ma è anche vero che ognuno può impiegare il tempo come meglio crede: mentre la maggior parte dei coinquilini non aveva altra preoccupazione che scovare il delinquente del prosciutto – un essere abominevole che ha avuto, per mesi, l’ardire di buttare la confezione di plastica del prosciutto nel bidone della carta – lei ha tratto ispirazione da questa folle chat per scrivere uno spettacolo spassoso, che per più di un’ora ti tiene tra l’incantato (nel voler sapere come si risolvono le varie epopee condominiali), l’indolenzito (per le tante risate che ti procura) e l’amareggiato quando ti rendi conto che, a differenza di quanto molti speravano, da questa pandemia non ne stiamo uscendo migliori. Tranne Cinzia e pochi altri altri che da questo momento storico di smottamento e dolore sono riusciti a ricavarne qualcosa di bello, addirittura di divertente in questo caso.

Quando uno spettacolo funziona con una sola persona sul palco, vuol dire che non solo è pensato e scritto bene ma è anche portato in scena alla grande: Spanò, che da anni sappiamo essere grande interprete di testi di ogni genere (e anche grande voce nei radiodrammi di Fonderia Mercury) si rivela anche una bravissima stand-up comedian in grado di dar vita a uno spettacolo tutto suo che fa davvero ridere, ma anche riflettere. Unire questi due aspetti – in modo che funzionino – non è da tutti.

Lo spettacolo è in scena presso
Teatro Elfo Puccini

Corso Buenos Aires 33
dal 27 giugno al 1 luglio 2022

Il condominio
Uno spettacolo superficiale con qualcosa da dire
di e con Cinzia Spanò
aiuto regia Valeria Perdonò
light designer Giuliano Almerighi
progetto grafico Giulia Maino
produzione Teatro dell’Elfo