Parenti serpenti

Dal 4 al 16 dicembre il Teatro Diana di Napoli ospita Le signorine, commedia di Clementi e Sepe che cattura il pubblico sin dal suo debutto.

Se vogliamo considerare i vizi capitali come veri e propri peccati, allora Rosaria è rea d’esser avara e, quel che è peggio, riesce a rendere misera la vita oltre che a se stessa anche alla sorella, Addolorata (di nome e di fatto). Non che vi sia bisogno di guardare al centesimo nel loro caso. La merceria di famiglia, situata nel cuore di Napoli, dovrà anche fronteggiare la spietata concorrenza cinese, ma tutto sommato ciò che possiedono è più che sufficiente a non vivere di stenti. Del resto, le due attempate sorelle, non hanno che esse stesse a cui badare. “Zitelle”, come si usa dire. Non è dato sapere se per carattere, se per la lieve malformazione fisica che le accomuna (eredità della poliomielite) o come conseguenza dello zampino familiare.

Ciò che è certo è che le due, oltre a una zia malata, non hanno davvero nessuno che si interessi anche solo di sapere come stanno. Rintanate in una casa inospitale, sempre fredda e buia (si sa che bisogna stare attenti alle bollette!), Rosaria (primogenita) e Addolorata passano le giornate a litigare. Per soldi, principalmente. La prima infatti impone il suo angusto stile di vita alla seconda, che finisce col subire, soffocando anche il più umano e banale dei suoi desideri.

Un clima perciò pesante, quello che mette in scena Le signorine, reso molto bene da luci e scenografia, ma soprattutto dai dialoghi claustrofobici di Isa Danieli e Giuliana De Sio, che vestono magistralmente i panni delle due sorelle. Un clima smorzato a più riprese dalle gag e dalle battute che si generano come spontanee dai loro continui battibecchi, dal costante punzecchiarsi e tormentarsi a vicenda. Ma è un riso amaro, questo.

Nel secondo tempo l’atmosfera si fa più dark. Se prima, nel rapporto tra Addolorata e Rosaria v’era stato spazio anche per la complicità, da qui in avanti si inizierà a dubitare di aver ben inquadrato sin da principio il personaggio della secondogenita.

Il testo, infatti, abbandona la definizione di commedia e vira bruscamente, lasciando spazio a nefasti eventi che potrebbero confondere un po’ lo spettatore, che di getto si trova a riflettere sul concetto (miserevole in tal caso) di famiglia, di amore e a toccare con mano gli aspetti più bui e più bassi dell’animo umano.

Lo spettacolo è in scena
Teatro Diana
via Luca Giordano 64, Napoli
dal 4 al 16 dicembre 2018

Le signorine
di Gianni Clementi
regia Pierpaolo Sepe
con Isa Danieli e Giuliana De Sio