Consolazione familiare?

Recensione Snowflake. Diretta da Stefano Patti, Snowflake di Mike Bartlett mette a nudo la fragilità e la forza del rapporto tra un padre e una figlia, incapaci di ascoltarsi, ma in fondo profondamente legati l’uno all’altra.

Tutto è pronto: la sala addobbata per le feste, l’albero di Natale, i cartelli a comporre “Welcome Home”. Ma Maya, la figlia di Andy, andata via di casa tre anni prima senza dare più notizie di sé, tarda ad arrivare. E il padre attende, trepidante e spaventato allo stesso tempo.
In una fredda Vigilia di Natale nell’Oxfordshire dei nostri giorni si intrecciano le storie di Andy (interpretato magistralmente da Marco Quaglia), un uomo di mezza età che rimpiange il passato, e di sua figlia Maya (una sorprendente Adalgisa Manfrida), emotiva ma coraggiosa giovane donna, tornata nella sua città d’origine con la sua compagna Nathalie (interpretata con garbo e bravura da Lucrezia Forni) per risolvere una volta per tutte i problemi con il padre, talmente profondi da incidere sul suo modo di essere e minare persino il rapporto con la sua ragazza.

Maya non si è mai sentita capita da Andy, anzi, spesso si è sentita derisa e sottovalutata dalla persona che avrebbe dovuto invece sostenerla e infonderle fiducia. Dal canto suo, Andy non ha mai compreso fino in fondo il disagio della figlia, relegandolo spesso a espressione di una sorta di “filosofia del vittimismo”: del resto, il termine snowflake che dà il titolo all’opera, la cui traduzione letterale è “fiocco di neve”, è usato anche per indicare una persona fragile, incapace di gestire qualsiasi conflitto e che tende a offendersi e arrabbiarsi con facilità.

Discorsi sulla situazione politica attuale, sulla Brexit, sul razzismo e la misoginia si mescolano a tentativi di comprendere e di comprendersi reciprocamente, vani il più delle volte, tanto da cedere il passo a scoraggiate urla isteriche, cariche di rabbia e recriminazioni.

La spirale di non detti, sorrisini paternalistici, parole cadute nel vuoto, unita al trauma per la scomparsa della madre di Maya, ha intrappolato padre e figlia a tal punto da renderli ormai incapaci di comunicare. Ma entrambi tenteranno di fare un passo l’uno verso l’altra e, seppur con le proprie differenze, proveranno finalmente ad ascoltarsi e ad accettarsi, in nome di quell’affetto sincero e profondo che li ha sempre legati, a dispetto di tutto.
Nonostante il finale parzialmente consolatorio, l’opera non si chiude con un lieto fine, ma ci lascia volutamente senza una vera conclusione liberatoria: non sappiamo cosa succederà ai protagonisti e questo è ciò che rende la pièce estremamente attuale, nonché in grado di offrire fedelmente uno spaccato di vita vera che, seppur ancorata ai luoghi in cui si svolge, possiede una portata universale: tra lacrime e risate, ognuno di noi può infatti riconoscere facilmente una parte di sé in Andy o in Maya, in una storia che, nella sua normalità quasi banale, può racchiuderne tante altre.

Lo spettacolo continua
Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33
fino al 29 gennaio 2023
venerdì e sabato ore 19:30 – domenica ore 15:30

Snowflake
di Mike Bartlett
regia Stefano Patti
con Marco Quaglia, Adalgisa Manfrida, Lucrezia Forni
assistente alla regia Lorenzo Garufo
produzione 369gradi con il sostegno di Fortezza Est