Festa con ospite a sorpresa

In scena fino al 1 maggio alla Sala Umberto di Roma The boys in the band, l’opera teatrale di Mart Crowley che nella versione italiana porta la firma di Giorgio Bozzo. Un cast di bravi attori per una pièce sempre attuale.

Un appartamento elegante, sette amici omosessuali riuniti per festeggiare il compleanno di uno di loro, un cowboy-gigolò per regalo e soprattutto un ospite a sorpresa, Alan, che a sua insaputa diventerà più popolare di Harold, il festeggiato. Sono questi gli ingredienti di The boys in the band, che vide la luce sul palcoscenico del Theatre Four di New York il 14 aprile 1968 e che oggi, oltre cinquant’anni dopo, è sempre più attuale su quello della Sala Umberto di Roma.

L’opera, scritta dal commediografo americano Mart Crowley e che all’attivo ha avuto due trasposizioni cinematografiche, di cui una nel 1970 – con il titolo Festa di compleanno per il caro amico Harold – diretta da William Friedkin, pur essendo popolata da un coro di protagonisti, pone al centro della scena l’individuo rivestito della sua solitudine.

Quella che inizialmente doveva essere una festa a base di drink, regali e racconti spudorati, infatti, si tramuterà ben presto in un gioco al massacro, complice il telefono e soprattutto Michael, il padrone di casa, che costringerà tutti gli ospiti a fare una chiamata: ognuno dovrà dichiarare, apertamente di fronte a tutti, il proprio amore a quella persona per lo più tenuta segreta, che risponderà all’altro capo del telefono.

Un atto unico intriso di tensione, in cui il registro alterna commedia e dramma con parti del copione (originale) spesso prolisse, adattate per l’Italia da un sapiente Costantino Della Gherardesca. Gli attori caratterizzano in modo preciso e convincente tutti i singolari personaggi, riuscendo fin da subito ad arrivare al pubblico ognuno con le proprie caratteristiche. È indubbiamente Angelo Di Figlia a regalare più risate sul palco col suo Emory: le battute e le movenze fanno del personaggio un punto di riferimento per tutti e di conseguenza diventa un bersaglio per Alan, Samuele Cavallo, l’ospite frustrato della compagnia, al quale l’attore dona giusto piglio. Paolo Garghentino anche, col suo Harold, porta sul palco un personaggio molto stereotipato, snob e con quella paura d’invecchiare che spaventa molti. Alberto Malanchino, dopo il successo della serie Doc – nelle tue mani, veste i panni di Bernard, l’amico di colore dall’aspetto piacevole, a cui l’interprete affida le giuste sfumature caratteriali. Gabrio Gentilini è invece Donald e la sua fisicità è perfetta per il bell’americano determinato e dall’aspetto salutare, l’unico che il pubblico riesce a conoscere meglio, essendo presente fin da subito (insieme a Michael, col volto di Francesco Aricò) con un compito arduo: tenere sempre la scena da bravo padrone di casa, che fa gli onori e ne paga gli oneri con un linguaggio sempre serrato. Ettore Nicoletti (Hank), Federico Antonello (Larry) e Jacopo Adolini (Cowboy) chiudono il cerchio, aggiungendo ognuno un elemento chiave da incasellare nel puzzle dei diversi profili, che Mart Crowley ha indubbiamente voluto analizzare, così che ogni spettatore potesse ritrovarsi quasi disegnato all’interno di quel salotto, divenuto gogna.

Giorgio Bozzo dirige con maestria il bel lavoro in cui si nota tanta attenzione, dai movimenti di scena alla cura dei particolari che riempiono la scenografia fissa, costituita da un salotto a cui s’aggiunge una camera da letto su un piano rialzato. Unica pecca l’acustica, non sempre buona, lì dove alla voce dei protagonisti si sovrappongono rumori di scena o basi musicali in sottofondo.

Alla festa dei The boys in the band si potrà partecipare fino a domenica 1 maggio a teatro, mentre su piattaforma Netflix viene riproposto il remake cinematografico, uscito nel 2020 con la regia di Joe Mantello. Tante occasioni per includere soprattutto noi stessi, che non possiamo mai smettere di analizzarci.

Lo spettacolo continua:
Teatro Sala Umberto
via della Mercede, 50 – Roma
fino a domenica 1 maggio
orari: da martedì a sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00

Produzione The Singing Family presenta
The boys in the band
di Mart Crowley
regia Giorgio Bozzo
traduzione e adattamento Costantino Della Gherardesca
con Francesco Aricò, Alberto Malanchino, Paolo Garghentino, Angelo Di Figlia, Ettore Nicoletti, Samuele Cavallo, Federico Antonello, Gabrio Gentilini, Jacopo Adolini