Eppur si muove. Come la Terra che gira intorno al Sole, anche se sembra immobile, impossibile, dissacrante e sbalorditivo a distanza di anni luce della sua scoperta, così Primavera dei Teatri si risveglia dopo due anni di silenzio dovuti alla pandemia, d’autunno a Castrovillari, con questa formula che cattura le speranze e i sogni e sfida il tempo, il momento storico, le avversità con le novità dei linguaggi della nuova scena contemporanea.

Il grande Festival che sgomita a livello nazionale ormai da decenni propone quest’anno un focus sui temi della famiglia, portandone in scena tutto l’assurdo, il paradosso, le contraddizioni che avevano sfinito l’uomo contemporaneo dal Novecento in poi. Dario De Luca, Saverio La Ruina, Settimio Pisano, direttori artistici e visionari straordinari, interrogano il presente con una rassegna di spettacoli selezionati per creare grandi domande più che dare facili risposte all’uomo del presente; in locandina, la fotografia di un Godot contemporaneo, avvolto da un pluriball, seduto su una sedia in un ambiente clinico, in cui ognuno può riconoscersi fragile, impaurito, tragicamente liquido.

In quest’edizione dedicata a Maria Grazia Gregori e Renato Palazzi, due grandi critici, amici e sostenitori del festival, che si apre a Catanzaro, come a marcare il territorio del teatro calabrese con identità e consapevolezza fiera ormai, spiccano i nomi di Scena Verticale e Saverio La Ruina, con un breve studio sul Canto V dell’Inferno, ambientato nello storico Castello aragonese. Qui, nella dimora storica che ospita la Torre infame, così conosciuta per le torture che venivano inflitte ai prigionieri, è andato in scena il Canto più amato di Dante Alighieri, interpretato con sapienza di cuore e purezza di intelletto dal rinomato e pluripremiato premio Ubu, in un tormento di grazia ed estasi che sale dalla voce di Cecilia Foti – che conquista i sensi – sulle immagini di Antonio Romagnoli – che scorrono su un paesaggio innevato evocante la selva oscura (i paesaggi del Parco Nazionale del Pollino, abitato da due meravigliosi cani neri). Un gioco di rimandi a Paolo e Francesca, umanità e bestialità che convivono in una performance piena di sentimento e intensa intuizione che ha l’occhio esterno di Dario De Luca, nuova e meravigliosa interpretazione, fedele all’estetica di questo grande duo che ha dato vita a un quadro artistico con cui bisognerà d’ora in avanti confrontarsi se si vorrà rileggere il classico più classico di tutti i tempi.

Tra le rivelazioni della rassegna un’altra coppia vincente è quella di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, con Confessioni di sei personaggi, ispirato fedelmente all’opera di Pirandello, che ne restituisce in maniera sorprendente anche l’estetica, superandola in chiave femminile. In scena le attrici Baglioni e Piccioni danno prova di una bravura eccezionale, nell’interpretazione di ogni personaggio pirandelliano, attraverso uno spettacolo che porta in scena il teatro nel teatro come voleva Pirandello, e prima ancora Shakespeare, in un’ambientazione sartoriale deliziosamente letteraria. Una rappresentazione di qualità in cui tutto è riuscito, equilibrato, misurato, anche nella rappresentazione delle emozioni dei protagonisti, che danno vita a squisite performance di videoarte, in cui è possibile catturare il pubblico, rendendo vere dietro a una maschera che non c’è (ma che è presente) emozioni che vanno dal pianto alla follia, con scenari tra il sogno e la poesia – come quella finale, una scenografia sul mare, densa di citazioni, ma tutte rigorosamente firmate Baglioni, che restano indimenticabili.

Altra rivelazione, ma non meno interessante, quella della Compagnia Crack24, che porta in scena Nitropolaroid, con la regia di Riccardo Lai e Lorenzo De Iacovo. Un lavoro denso di vita e che con il teatro si fonde e diventa tutt’uno, operazione coraggiosa e pericolosa, ma riuscita. In scena Lai interpreta il giovane sardo Sebastiano e anche se stesso, sulla scia registica di Cristina Pezzoli, che lo ha diretto fino alla sua scomparsa, intuendone il talento. Con lui Agnese Mercati, Elia Tapognani e Sonia Burgarello, interpreti validi e versatili, con ruoli diversi, che ben dosano interpretazione, movimento scenico ed espressività con accenti chiari su importanti verità antropologiche ed esistenziali.

Gli spettacoli sono andati in scena:
Primavera dei Teatri
Castrovillari, varie location
sabato 1° e domenica 2 ottobre 2022

Castello Aragonese
Scena verticale/Saverio La Ruina presentano:
V Canto, Inferno, Dante
con Saverio La Ruina
incursioni canore Cecilia Foti
immagini video Saverio LA Ruina e Antonio Romagnoli
occhio esterno Dario de Luca

Caroline Baglioni/Michelangelo Bellani presentano:
Confessioni di sei personaggi
con Caroline Baglioni e Stella Piccioni
luce Gianni Staropoli
cura del movimento Lucia Guarino musiche originali Francesco Federici collaborazione drammaturgica Alice Torriani
oggetti di scena Leonardo Baglioni
regia Michelangelo Bellani
produzione Atto Due

Crack 24 presenta:
Nitropolaroid
regia Riccardo Lai e Lorenzo De Iacovo
drammaturgia Riccardo Lai
collaborazione drammaturgica Lorenzo De Iacovo e Giovanni Ibba
con Agnese Mercati, Elia Tapognani, Sonia Burgarello e Riccardo Lai
scene Giacomo Andrico
luci Stefano Mazzanti