Tutti gli uomini di Carmen

Nella Rocca Costanza di Pesaro è andato in scena – con impeto e mascolinità – il teatro fisico di Loredana Parrella.

Anche l’Orsa Maggiore sembra essere curiosa questa sera con il suo sguardo rivolto verso l’enorme palcoscenico montato all’interno della Rocca Costanza di Pesaro in occasione, appunto, del Rocca Costanza Scena Aperta organizzato dall’Amat, l’associazione marchigiana attività teatrali. Una sede curiosa come le più di duecento persone che si sono addentrate in quest’antica prigione (che, vuole la leggenda, ospitò un tempo un certo Rossi Vasco) per assistere all’unica performance coreografica del palinsesto pesarese: il debutto tutto al maschile della già rodata compagnia romana Cie Twain physical dance theatre di Loredana Parrella.
Con Carmen, Les Hommes, la coreografa ha voluto scommettere sul corpo degli uomini, senza però perdere uno sguardo al femminile. «Tutti gli uomini dovrebbero incontrare Carmen» recita la presentazione della performance sul sito dell’Amat e non potrebbe essere più vero. Una Carmen decisamente più moderna di quella di Merimée e di Bizet – anche grazie alle musiche (loop station e rumorismi) dal vivo del maestro Pino Basile e al disegno luci dell’altrettanto maestro Gianni Melis – che chiede al pubblico di riflettere sull’eterno incontro/scontro tra le leggi dell’uomo e le leggi della natura.
Al movimento squadrato, marmoreo e da caserma degli uomini tutto d’un pezzo fa da contrappunto l’energia irrefrenabile, il liquido lasciarsi andare alle proprie emozioni di coloro che sono stati toccati da Carmen. Il corpo maschile viene femminilizzato in modo irriverente, con toni spesso gitani, e gli interpreti (Fernando Pasquini, Yoris Petrillo, Tomek Pomersbach, Giacomo Severini Bonazelli, Marco Bissoli) cedono pian piano alla mancanza di controllo e alla Passione femminea.
Il vigore e la forza di quest’allestimento che si staglia con le sue lunghe ombre sulle alte mura castrensi fa sì che per ben tre volte il pubblico, elettrizzato e trasportato dal selvaggio impeto che a volte solo la danza riesce a riprodurre, interrompa la performance, esplodendo in un tripudio di mani. I sei interpreti, giovani ma di lunga esperienza, reagiscono bene all’energia degli spettatori e, alla seconda replica di uno spettacolo che ha debuttato pochi giorni prima Montepulciano alla 40° edizione del Cantiere Internazionale d’Arte – andando a riportare la danza al centro di una piazza che da troppo tempo (nove anni) ne sentiva la mancanza – ridanno vita a una storia antica di un secolo e mezzo con movimenti e gesti stupendamente moderni.
È raro che uno spettacolo riesca a far breccia nei cuori degli astanti come la Carmen di Parrella: dopo un finale full natica che chissà potrebbe spingersi oltre, osando un po’ di più, ed esauriti gli applausi, quello che rimane all’interno della Rocca è un vociare compiaciuto di persone disposte a rivederlo ancora, sebbene per un’anziana signora la serata non possa dirsi finita fino a che la Carmen non entri in scena «da quella porticina lì».

Lo spettacolo è andato in scena
Rocca Costanza

Piazzale Matteotti, Pesaro
29 luglio 2015

Cie Twain physical dance theatre presenta
Carmen, les hommes
regia e coreografia Loredana Parrella
consulenza drammaturgica Roberta Nicolai
musiche originali e dal vivo Pino Basile
disegno luci Gianni Melis
interpreti Fernando Pasquini, Yoris Petrillo, Tomek Pomersbach Giacomo Severini Bonazelli, Marco Bissoli, Pino Basile
produzione AcT_Cie Twain physical dance theatre 2015
coproduzione Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte Montepulciano
in collaborazione con AMAT e ATCL Lazio
con il sostegno di MiBACT, OFFicinaTwain_Regione Lazio
Città di Cerveteri – Ass.to alla Cultura
in convenzione Città di Ladispoli – Ass.to alla Cultura
in residenza Sala Bausch – Centro Arte e Cultura – Ladispoli
Cantiere Internazionale d’Arte – Montepulciano