Una difficile ascesa

Commedia è il nuovo spettacolo del duo Greco-Scholten, presentato in anteprima mondiale all’Hangar Bicocca.

Lo spazio e le scenografie sono ciò che, per primi, attraggono l’attenzione: imponenti e suggestive torri – allegorie dell’ascesa spirituale di ispirazione dantesca – immerse in uno spazio che si sviluppa in profondità. Proprio la superficie utilizzabile è una delle particolarità dello spettacolo: una tale profondità è rara per le location consuete per la danza e, data l’eccezionalità del fatto, sarebbe stata necessaria una sua maggiore esaltazione.

L’intero ensemble scenografico vive solo quando gli interpreti lo utilizzano appieno, creando immagini di forte impatto estetico – ma questo accade una sola volta in tutto lo spettacolo – per il tempo restante i performer sono relegati in un angolo, mentre scenografia e superficie danzabile fungono semplicemente da cornici.

Commedia apre come fosse una via di mezzo tra il Cirque du Soleil e il Rocky Horror Picture Show – costumi eccentrici, donne che sono uomini o viceversa – ma non prosegue in crescendo come un’apertura così esuberante prometterebbe. A un inizio ritmicamente molto sostenuto, segue una linea musicale e drammaturgica costanti che non raggiungono picchi estetici né provocano un coinvolgimento emotivo effettivo.

L’unico aspetto che suscita un sincero entusiasmo è la tecnica dei performer. La ricerca del movimento tocca i picchi della danza contemporanea ed esalta il virtuosismo dei sette danzatori della compagnia Emio Greco|PC. Salti, scomposizioni e forme accompagnano sia gli assoli che i movimenti corali – che si alternano ritmicamente gli uni agli altri. Manca però l’unità quando ci dovrebbe essere comunione e, paradossalmente, latita la diversità quando le differenze andrebbero sottolineate. Non vi è coesione nella musica e non si vede un filo conduttore nemmeno tra gli assoli. In contrapposizione, non si rileva differenza sostanziale tra le singole esibizioni dei danzatori: essi rappresentano i sette livelli della spiritualità – in Commedia, commercialmente divisi nei sette giorni della settimana – e, quindi, ci si aspetterebbe un percorso di ascesa che, in realtà, non si verifica o, comunque, è davvero impercettibile.

Uno spettacolo che apre come fosse uno show ma che poi non è in grado di sostenere un tale ritmo, diventando pura danza contemporanea imbrigliata in una cornice di pailette e luci che non le appartengono affatto.

COMMEDIA
23 Giugno (prima mondiale)
Hangar Bicocca

via Privata Chiese, 2 – Milano
coreografia e regia: Emio Greco | Pieter C. Scholten
con Victor Callens, Dereck Cayla, Vincent Colomes, Neda Hadji-Mirzaei, Sawami Fukuoka, Suzan Tunca, Ty Boomershine
light design Henk Danner
costumi Clifford Portier