Uno spettacolo da Dio

Teatro-sistina-romaStanding ovation per Ted Neeley e tanta emozione alla prima di Jesus Christ Superstar al Sistina di Roma. Una vera serata di festa tra vip, giornalisti e gente comune.

Il 18 aprile 2014 sarà una data da ricordare per il teatro italiano. Un venerdì Santo che resterà scolpito nel cuore di molti, soprattutto dei partecipanti alla prima di un grande evento sul palcoscenico del Sistina di Roma: Jesus Christ Superstar.
Per il ventesimo anniversario dello spettacolo, infatti, Massimo Romeo Piparo è riuscito a portare sulla scena lo straordinario Gesù del film del 1973 diretto da Norman Jewison, il grande Ted Neeley che, nonostante le settanta primavere, ha fatto vibrare tutto il gremito teatro con la sua potente e nitida voce, per nulla intaccata dagli anni.
Una sorta di trampolino allungabile ha permesso all’attore di raggiungere le teste dei fortunati seduti in poltronissima nelle prime file e il momento è stato veramente suggestivo. Eseguendo il brano I only want to say (Gethsemane), Neeley ha riportato il pubblico alle immagini dell’indimenticabile pellicola che non sente il peso dei quarantuno anni, a quando appunto l’attore si arrampicava lungo la montagna di roccia bianca interrogando Dio sul senso della sua imminente morte. Brividi puri come all’apertura del sipario, quando, all’accenno della colonna sonora, le mani hanno iniziato a scaldarsi, applaudendo in tantissimi momenti tutte le performance degli attori e l’orchestra di dodici elementi con a capo i Negrita, che con le chitarre di Drigo e Cesare “Mac”, hanno emozionato il caloroso pubblico sotto la direzione del Maestro Emanuele Friello.
Il frontman dell’amata rock band Pau ha dato vita invece ad un interessante Pilato, mentre Simona Molinari ha dato anima e corpo a Maria Maddalena con una voce potente in grado di accarezzare tutta l’opera così come il volto di un Gesù, umile e ancora affascinante. Per il ruolo del cattivo Caifa è stato scelto un altro energico settantenne, ovvero Shel Shapiro, l’ex leader dei Rokes, il cui accento però spesso si perde soprattutto se a confronto con Paride Acacia, che interpreta Hannas, dopo anni nei panni del Messia nelle precedenti rappresentazioni e col quale duetta spesso nel corso dello spettacolo.
In grandissima forma anche Emiliano Geppetti; lontani i tempi del suo Lumière ne La Bella e la Bestia, l’attore toscano qui fa vibrare il suo Simone, il fedele apostolo di Gesù, raccogliendo anch’egli un’ovazione dopo il suo assolo.
Un’altra straordinaria sorpresa è rappresentata dall’esordiente Feysal Bonciani nel difficile ruolo di Giuda, nel film impersonato dal rimpianto Carl Anderson, che ricorda molto nel fisico. Nella sua voce c’è molta emozione, del resto quello di Iscariota è un ruolo chiave e l’energia del personaggio viene restituita tutta in questa prima memorabile. Bonciani si muove sopra e fuori dal palco divinamente, raggiungendo persino il foyer del teatro per riconquistare poi la platea cantando appunto Jesus Christ Superstar.
Il corpo di ballo coinvolge con le coreografie di Roberto Croce e i costumi hippie, singolari e curati nel dettaglio da Cecilia Betona, e ben si fonde tra acrobazie, trampolieri e mangiafuoco. Erode è sicuramente il personaggio più sopra le righe di tutta la rappresentazione; col suo intervento sul palcoscenico si esce dal contesto biblico per approdare in un mondo fantasioso caratterizzato da maschere carnevalesche, discutibili, così come le scritte sovrimpresse su uno schermo digitale, sui cui è possibile leggere alcuni versetti del Vangelo. A queste si alternano alcune foto, come riempimento di una scenografia essenziale, fatta di gradoni e colonne girevoli, non tutte così efficaci.
Interessante l’idea di alternare invece le trentanove frustate ricevute da Gesù con le immagini più forti di altre atrocità vissute dall’uomo: dai campi di concentramento all’attacco delle Torri gemelle, senza dimenticare gli assassini di mafia e la violenza sulle donne. Diverse tragedie racchiuse in un’unica opera simbolo, per riflettere anche lì dove si vuole fare spettacolo.
Il finale esplosivo ha creato un’atmosfera da concerto. Tutti i presenti in piedi hanno applaudito il variegato cast, supportato da questo Gesù piccolo di statura, rispetto agli altri protagonisti, ma di un’immensità senza precedenti, che ha coinvolto il direttore e regista Piparo nel bagno di folla di saluti festosi. Una vera festa che continua oltre la Pasqua.

Lo spettacolo continua:
Teatro Sistina
via Sistina, 129 – Roma
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00
(durata 2 ore intervallo escluso)

Peep Arrow Entertainment presenta
Jesus Christ Superstar
XX ANNIVERSARIO
di Tim Rice, Andrew Lloyd Webber
regia Massimo Romeo Piparo
con Ted Neeley, Feysal Bonciani, Simona Molinari, Shel Shapiro, Pau, Emiliano Geppetti, Paride Acacia
coreografie Roberto Croce
musica dal vivo Negrita
direzione musicale Emanuele Friello
scene Giancarlo Muselli
costumi Cecilia Betona