Al Teatro Carcano Lella Costa, protagonista del suo one woman show, ci spiega l’importanza della figura di Euridice.


Il mondo non si ferma. Il mondo va avanti, con o senza di noi, ci insegna Tony Kushner, in Angels in America. E siccome tenere il passo di questo presente, di questa attualità, è difficile, se non impossibile, Lella Costa decide di tornare al passato, ai classici. Il mito di Orfeo ed Euridice, per esempio, ma rivisitato da Calvino, nel quale Euridice è una donna curiosa, avventurosa, che si inoltra in luoghi sconosciuti, mai visti prima. Ma cosa succede in queste lande scoperchiate del fuori? A cosa vanno incontro le ragazze? Certo non è un mondo accogliente. Sembra che ci aspettino solo stupri, violenze, omicidi. Con questo, ovviamente, non si intende dire che la casa è il luogo più sicuro che esista, infatti è proprio tra le mura domestiche che avvengono le peggiori violenze.

Il mito di Orfeo da sempre affascina l’umanità. Ma solo nel Novecento la figura di Euridice assume una propria dimensione. Come può, dopo aver sfidato la morte per riavere indietro chi ama, contravvenire a una semplice, stupida regola: «Non voltarti, finché non siete nel mondo dei vivi». Non voltarsi: non era difficile. Eppure lui si volta. Perché? La letteratura di ogni tempo e Paese si è interrogata sul motivo di questa azione. Ma non è che non siamo abituati a un fatto naturale come la morte, nel nostro mondo drogato dai progressi della scienza? Dalla morte non si torna: per questo Orfeo non può riavere Euridice. Ma Euridice non può tornare anche perché ha vissuto un’esperienza tutta sua, divisa dal compagno, che infatti non la capisce più e non la rivuole con sé.

Il modo in cui Lella Costa affronta questo argomento è lo stesso di sempre: l’ironia. L’ironia che serve a vedere le cose da un altro punto di vista, restando saldi nella nostra dignità di uomini (uomini nel senso di genere umano, beninteso).
Le ragazze sono, da troppo tempo, succubi dell’uomo che hanno di fronte. Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna. È vero. Ma quando avremo una grande donna davanti al grande uomo? La donna, dotata del dono più grande che si possa immaginare, quello della vita, è relegata a un’esistenza in disparte. Perfino di questo dono si è appropriato l’uomo, invidioso del fatto che la donna sapesse fare una cosa a lui preclusa. «Tu sei già impegnata a fare bambini, del resto mi occupo io».

Ma al Teatro Carcano le ragazze finalmente riprendono il posto che spetta loro di diritto. Davanti a un folto gruppo di persone, a dire la nostra opinione, che, giusta o sbagliata che sia, è pur sempre un’opinione da ascoltare.

Lo spettacolo continua:
Teatro Carcano
Corso di Porta Romana 63 – Milano
fino a domenica 14 febbraio
orari: giorni feriali ore 20.30 – domenica ore 15.30

Lella Costa in Ragazze – Nelle lande scoperchiate del fuori
di Lella Costa, Massimo Cirri, Giorgio Gallione
regia Giorgio Gallione
scena e videografica Paolo Bazzani
costume Antonio Marras
musiche Stefano Bollani
luci Marco Elia