Opera Pop Rock

Recensione Notre-Dame de Paris. Al Palazzo dello Sport di Roma va in scena l’atteso Notre-Dame de Paris con il ritorno del cast originale a vent’anni di distanza dall’incredibile successo del capolavoro di Victor Hugo adattato da Luc Plamondon, Pasquale Panella e Riccardo Cocciante. Un trionfo di pubblico probabilmente prevedibile, ma mai scontato.

Siamo nella Parigi di Luigi XI di Francia. Il destino è tanto spietato, quanto ineluttabile e se sue vittime favorite sono i reietti della società, dal “papa dei folli” (Quasimodo) all’intrepido re dei gitani Clopin e alla splendida Esmeralda, la cui bellezza esteriore è seconda solo alla sua purezza d’animo, lo stesso tragico esito è riservato al sacerdote Frollo, emblema di un potere universale che nel basso medioevo stava ormai iniziando a vacillare. Hugo non potè essere più “illuminato” nel descrivere come strutturale all’esistenza l’impossibilità del lieto fine e nel non riporre particolare fiducia né nell’arte (incarnata dal poeta Gringoire), né nel popolo, umorale e manipolabile al di là di un anelito di giustizia incapace di nobilitarlo e farlo autentico protagonista della Storia. Notre-Dame de Paris non fu solamente il primo grande successo editoriale dell’Autore, ma rappresentò anche la sublime manifestazione letteraria di un romanticismo che seppe concretamente salvare l’imponente omonimo monumento architettonico, riscoprire un intero patrimonico culturale (l’arte gotica, che fino ad allora era stata disprezzata in quanto barbarica) e farsi interprete di un fondamentale crocevia per la Storia occidentale (la scoperta della stampa).

Su questa dialettica tra cultura “materiale” e cultura “immateriale” si gioca la parte “maggioritaria” e probabilmente quella drammaturgicamente più “lirica” del musical Notre-Dame de Paris diretto da Gilles Maheu, coreografato da Martino Müller, orchestrato da Riccardo Cocciante e curato nella versione italiana da Pasquale Pannella.

L’allestimento scenografico è tanto essenziale quanto imponente, il cast numeroso, la storia d’amore e rivoluzione, le musiche pop, incalzanti e di semplice fruizione: sono questi gli ingredienti che, dopo aver decretato l’enorme successo della prima rielaborazione del testo di Victor Hugo, sono tornati a rilanciare l’appeal di un progetto che non solo continua ad attrarre l’antico pubblico, ma che riesce a sedurne di “nuovo”.

Grazie anche all’avvolgente disegno luci studiato da Alain Lortie, i meccanismi dell’allestimento di Christian Rätz sono efficaci nell’impatto visivo e nel far immaginare le diverse vicende che si consumano sul palco. Funzionale nel materializzare visivamente i cambi di scena e nel creare l’illusione di trovarsi di fronte alla maestosa cattedrale del titolo, ai vicoli di Parigi, alle segrete e, infine, al patibolo, la componente scenografica è probabilmente la parte più riuscita di questo spettacolo, ma non l’unica. Convince, infatti, anche l’incontro tra la metrica del canto e la scansione ritmica delle musiche, nonostante sia davvero inspiegabile l’assenza di un’orchestra dal vivo e le melodie risuonino a tratti stucchevoli e ripetitive. Tuttavia, l’opera nella sua integrità non solo appare esente dal rischio di cadere nel kitsch, ma le partiture tersicoree, sonore e recitative risuonano spesso, anche se non sempre, all’unisono restituendo la sensazione di una piacevole giustapposizione tra forme antiche (il testo, l’ambientazione storica) e moderne  (gli arrangiamenti, le danze urbane).

Qualche sfumatura di grigio invece per il cast originale, il cui ritorno costituiva uno dei principali motivi di richiamo per uno spettacolo ormai divenuto un cult, ma non scevro dal mostrare alcune disomogeneità, probabilmente dovute a motivi tecnici che, per i primi dieci minuti di esecuzione, hanno posto più interpreti in difficoltà di “affiatamento” e “accordo” (eccezion fatta per la sempre strepitosa Tania Tuccinardi). Superata l’iniziale impasse, i cantanti sono cresciuti, in particolare nei fondamentali ruoli dei protagonisti, portando l’andamento drammatico della performance a sposare l’accompagnamento dei ballerini per dar vita a un ensemble energico e spettacolarmente “popular”.

 

.

Lo spettacolo è andato in scena
Palazzo dello Sport
Piazzale Pier Luigi Nervi, 1 Roma

Notre Dame de Paris
Tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo
Liriche Originali Luc Plamondon
Versione Italiana Pasquale Panella
Musiche Riccardo Cocciante
Regia Gilles Maheu
Coreografie Martino Müller
Scenografie Christian Rätz
Costumi Fred Sathal
Luci Alain Lortie
Suono Manu Guiot
Arrangiamenti Riccardo Cocciante, Jannick Top, Serge Perathoner
cast
Quasimodo: Lorenzo Campani
Esmeralda: Lola Ponce
Gringoire: Matteo Setti
Clopin: Leonardo Di Minno
Frollo: Cristian Mini
Febo: Graziano Galatone
Fiordaliso: Tania Tuccinardi
produzione Clemente Zard, Enzo Product Ltd, a cura di Vivo Concerti

Tour
Dal 12 al 22 maggio 2022 – Roma @ Palazzo dello Sport di Roma – NUOVA REPLICA
Dal 26 al 28 maggio 2022 – Reggio Calabria @ PalaCalafiore
Dall’8 al 12 giugno 2022 – Lugano @ Teatro LAC
Dal 29 giugno al 3 luglio 2022 – Genova @ Teatro Carlo Felice – NUOVE REPLICHE
Dall’8 al 10 luglio – Codroipo (UD) @ Villa Manin
Dal 22 al 24 luglio 2022 – Lanciano (CH) @ Parco Villa delle Rose
Dal 27 al 31 luglio 2022 – Ferrara @ Ferrara Summer Festival c/o Piazza Ariostea
Dal 5 al 7 agosto 2022 – San Pancrazio Salentino (BR) @ Forum Eventi
Dal 12 al 14 agosto 2022 – Pula (CA) @ Forte Arena
Dal 18 al 28 agosto 2022 – Palermo @ Teatro di Verdura – NUOVE REPLICHE
Dall’ 8 all’11 settembre 2022 – Torre del Lago (LU) @ Gran Teatro all’Aperto “Giacomo Puccini”
Dal 14 al 25 settembre 2022 – Milano @ Teatro degli Arcimboldi
Dall’8 al 9 ottobre 2022 – Verona @ Arena di Verona
Dal 26 al 30 ottobre 2022 – Napoli @ Teatro PalaPartenope – NUOVE REPLICHE
Dal 2 al 6 novembre 2022 – Bari @ PalaFlorio – NUOVE REPLICHE
Dall’11 al 20 novembre 2022 – Catania @ PalaCatania
26 e 27 novembre 2022 – Eboli (SA) @ PalaSele
Dal 2 al 4 dicembre 2022 – Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena
Dal 9 all’11 dicembre 2022 – Torino @ Pala Alpitour – NUOVE REPLICHE
Dal 14 al 18 dicembre 2022 – Trieste @ Teatro Politeama Rossetti